Continua a bruciare la montagna che sovrasta Sala Consilina arrivando anche a lambire i confini con la vicina Basilicata e provocando non pochi timori viste anche le notevoli difficoltà che continuano ad essere riscontrate nelle attività di spegnimento. Difficoltà che hanno spinto i Direttori Operativi di Spegnimento, nella serata di ieri, a chiedere l’invio di mezzi con maggiore capacità e potenza a disposizione sia a livello regionale che nazionale, al fine di riuscire ad avere la meglio sulle fiamme. L’incendio divampato venerdì scorso, infatti, nel corso delle giornata, ha raggiunto proporzioni devastanti e, nonostante siano pochi i fronti rimasti attivi, il lavoro dei tanti operatori in campo, tra cui anche le squadre dell’AIB della Comunità Montana, continua ad essere complicato. Dalla Regione Campania, intanto, arriva un nuovo provvedimento finalizzato a rafforzare le misure di prevenzione degli incendi boschivi. Con delibera di giunta regionale viene richiesto un ulteriore sforzo ai comuni nelle attività di prevenzione incendi che, secondo i dati emersi, il più delle volte hanno un’origine colposa o dolosa, provocata dunque, spesso da incuria e mancata osservanza delle disposizioni emanate in materia di prevenzione come: divieto di accensione di fochi all’aperto, e di fuochi d’artificio, divieto di bruciare stoppie ed erbe infestanti, ma anche mancato controllo preventivo del territorio con decespugliamento delle aree maggiormente a rischio. Nonostante le disposizione emanate già in una precedente delibera e nonostante le azioni messe in campo dalla Regione Campania nell’ambito del piano regionale per la previsione e prevenzione degli incendi boschivi con oltre 2 mila persone chiamate ad operare sui vari roghi, la situazione resta grave e, nel Vallo di Diano, la dimostrazione arriva proprio dall’incendio divampato a Sala Consilina dove gli operatori, ormai da 6 giorni sono a lavoro per cercare di domare le fiamme con uno sforzo considerevole viste anche le alte temperature di questi giorni. Nel documento si parla anche di fuochi appiccati nelle ore serali quando, al fine di non mettere a rischio la vita degli operatori, è fatto assoluto divieto di operare e, pertanto, le fiamme hanno il tempo di invadere la vegetazione circostante prima che possano essere attivati i dovuti mezzi di soccorso. Una serie di valutazioni che ha dunque portato la Regione Campania ad impegnare i sindaci dei Comuni con ulteriori azioni preventive ossia: rafforzamento delle unità deputate alla sorveglianza, avvalendosi anche di associazioni di volontariato per l’avvistamento di eventuali incendi e l’attivazione di tutti gli enti competenti, oltre che avviare una serie di attività di sensibilizzazione rivolta ai cittadini; istituzione e aggiornamento di un registro del catasto delle aree percorse dal fuoco unitamente alla redazione di un piano di protezione civile; emanazione di apposite ordinanze per la prevenzione degli incendio oltre che boschivi anche lungo le strade e nelle campagne.