“DURA LEX“- Rubrica d’informazione giuridica a cura di Pietro Cusati
In vigore dal 20 agosto 2013 la legge sull’emergenza carceri
Nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 19 agosto 2013 é stata pubblicata la Legge n. 94 del 9 agosto 2013, che ha convertito con modifiche il decreto-legge n. 78 del 1 luglio 2013, recante Disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena .La legge è in vigore dal 20 agosto 2013 cioè dal giorno successivo alla sua pubblicazione.Con questo provvedimento ” in materia di esecuzione della pena”, il legislatore italiano ha voluto fornire una prima risposta urgente ai problemi posti dal fenomeno del sovraffollamento carcerario, che ha dato causa alle recenti condanne del nostro Paese da parte della Corte Europea dei diritti dell’Uomo.L’intervento persegue l’obiettivo di favorire la scarcerazione degli autori di reati di modesta pericolosità sociale, anche se recidivi, fermo restando il ricorso al carcere nei confronti dei condannati per reati di particolare gravità. Il provvedimento stabilisce che la custodia cautelare in carcere può ora essere disposta soltanto per i delitti puniti con pena non inferiore ai cinque anni, fatta eccezione per il delitto di finanziamento illecito dei partiti politici e per il delitto di atti persecutori , il cui massimo edittale è stato innalzato in modo da consentire l’applicazione di tale misura. L’accesso più agevole alle misure alternative al carcere per i condannati che al momento della irrevocabilità della sentenza fossero già liberi, a meno che non siano autori di gravi reati ,come quelli in materia di criminalità organizzata o di maltrattamenti in famiglia.
L’eliminazione di alcuni irragionevoli divieti alla concessione di tali misure per i recidivi reiterati, i cui reati sono spesso riconducibili a contesti di marginalità sociale o di dipendenza da sostanze psicoattive. La detenzione domiciliare, senza ingresso in carcere, per le donne incinte e le madri di prole di età inferiore ai dieci anni, per i soggetti portatori di gravi patologie, per gli ultrasettantenni non recidivi, quantomeno nei casi in cui debba essere espiata una pena non superiore ai quattro anni. Il potenziamento del ricorso al lavoro di pubblica utilità per i tossicodipendenti, sia pure con delle limitazioni per i reati più gravi .
L’estensione del ricorso al lavoro all’esterno in riferimento ai c.d. lavori di pubblica utilità, nonché la concessione di sgravi fiscali e contributivi, già previsti dalla legge Smuraglia, per le imprese che assumano detenuti o ex detenuti.
In pratica la situazione di difficoltà “strutturale” del nostro sistema carcerario non può essere affrontata unicamente attraverso interventi di carattere normativo e che pertanto è indispensabile che si proceda alla realizzazione di nuovi istituti penitenziari ed al miglioramento strutturale di quelli esistenti, è stata istituita la figura del Commissario straordinario per le carceri, a cui sono conferiti compiti ben definiti.
Pietro Cusati
Direttore Amministrativo del Ministero della Giustizia
Giudice Tributario e Giornalista -Pubblicista