Il Docufilm “Quel che resta” della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore tra gli Eventi Speciali della 54ª Edizione del Giffoni Film Festival.

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Protagonista degli eventi speciali della 54ª edizione del Giffoni Film Festival è stata la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore con il docufilm “Quel che resta”, diretto da Luca Pagliari.

Il docufilm “Quel che resta” esplora con coraggio la verità sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica brutalmente assassinato il 5 settembre 2010. A quasi 14 anni di distanza, il caso rimane irrisolto, ma la produzione cinematografica rende omaggio alla sua figura e offre un modello di ispirazione per tutti i sindaci impegnati nella lotta contro la criminalità. Questa emozionante produzione sarà trasmessa per la prima volta in due delle nazioni più influenti del mondo, portando un messaggio di legalità e giustizia a un pubblico internazionale.

Il dibattito con i giovani di Giffoni Impact! ha visto la partecipazione attiva di numerosi ragazzi che hanno posto domande e riflessioni sulla cultura della criminalità e sull’importanza della legalità e hanno dichiarato il loro impegno nella ricerca della verità sull’omicidio del Sindaco Pescatore . Dario Vassallo, il presidente della Fondazione Angelo Vassallo, ha risposto con passione e determinazione, esortando i ragazzi a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà.

«Angelo rappresenta il coraggio della normalità –dice il presidente Dario Vassallo-. Voglio dire a voi ragazzi che bisogna essere non coraggiosi, ma condurre una vita normale. Abbiamo affrontato questo evento con un dolore indescrivibile, sono trascorsi 14 anni ed ogni giorno io e mio fratello Massimo ci svegliamo con lo stesso desiderio di conoscere finalmente la verità. La morte di Angelo è una ferita aperta, un dolore che ci accompagna quotidianamente, ma abbiamo deciso di trasformare questo dolore in un motore di cambiamento positivo. Credo fermamente che la vera forza non risieda nella violenza, ma nell’intelligenza e nella capacità di creare il bene. È questo il messaggio che voglio lasciare a voi giovani: usate la vostra energia e il vostro entusiasmo per costruire un futuro migliore. Angelo ci ha insegnato che anche di fronte alle avversità più grandi, è possibile fare la differenza con azioni positive e concrete. Non incrementiamo altra violenza, non rispondiamo alla cattiveria con la cattiveria, ma con la forza dell’intelligenza e del bene. Questo è il nostro modo di onorare la memoria di Angelo e di continuare la sua lotta per una società più giusta e pulita».

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