Il cavatiello di Palomonte entra nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali che rappresentano il patrimonio culturale italiano. Un riconoscimento che arriva dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e che per l’assessore all’agricoltura e all’ambiente del Comune di Palomonte, Salvatore Giordano, rappresenta “un risultato storico per Palomonte e la Valle del Sele e che premia agricoltura e tradizione”. L’elenco, pubblicato dalla Regione Campania, conta l’inserimento tra i PAT di ben 9 nuovi prodotti campani riconosciuti dal Masaf, tra cui il Cavatiello di Palomonte. “Siamo orgogliosi di questo riconoscimento- spiega l’assessore Giordano -. Questo traguardo rappresenta il punto di arrivo di un lavoro che l’assessorato all’agricoltura e all’ambiente del Comune di Palomonte sta portando avanti da circa tre anni con iniziative e progetti finalizzati alla valorizzazione del territorio di Palomonte, alle sue tradizioni e allo sviluppo sostenibile”. L’assessore Giordano ha poi spiegato che l’inserimento del cavatiello di Palomonte, tra i prodotti PAT della regione Campania “rientra nel progetto di valorizzazione dell’identità del patrimonio culturale di Palomonte dove in ogni famiglia, viene tramandata da generazioni, la ricetta sulla modalità di preparazione e condimento del cavatiello fatto a mano dalle massaie e cucinato con olio extravergine di oliva, farina di grano, pomodoro e formaggio, il tutto proveniente dalle aziende agricole e zootecniche di Palomonte. In questo modo-aggiunge l’assessore Giordano- il cavatiello di Palomonte diventa non solo riconoscimento dell’identità del paese, ma anche fattore di attrazione turistico-ricettiva poiché i visitatori raggiungeranno il nostro territorio per assaporare un piatto tipico della nostra tradizione, favorendo lo sviluppo del settore agroalimentare e agroturistico locale con una grande attenzione alla sostenibilità ambientale, economica e al marketing territoriale attraverso la promozione di Palomonte quale paese con destinazione gastronomica”.