Idraulico-forestali. Intesa Regione Campania – Sindacati, arriva il contratto

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Buone notizie per gli operai idraulico forestali. Dopo quasi 10 anni di attesa, ieri a Palazzo Santa Lucia è stato sottoscritto il Contratto integrativo regionale di categoria (CIRL) dalla Regione Campania e i sindacati FAI-CISL, FLAI-CGIL e UILA-UIL. Si conclude così un percorso durato anni. Il nuovo contratto recepisce le importanti novità introdotte dal Regolamento forestale approvato dalla Giunta regionale lo scorso 26 settembre. Tra gli elementi più importanti vanno evidenziati l’aumento salariale e di indennità di circa 74 euro, già da questo mese, e la costituzione, per la prima volta in questo settore, di uno specifico ente bilaterale territoriale, una novità che potrà garantire, ai tanti lavoratori coinvolti, importanti servizi integrativi di welfare. “Grazie al nuovo Regolamento sulla forestazione e a questo contratto – dichiara il Presidente Vincenzo De Luca – abbiamo rivoluzionato il sistema forestale della Campania, secondo principi di integrazione multisettoriale ed in chiave produttiva, multifunzionale ed ambientale. Abbiamo previsto un ruolo più ampio ed articolato per gli enti delegati, il cui nuovo compito è la manutenzione, protezione e valorizzazione dei territori montani nel loro complesso, e puntato alla stabilità, specie occupazionale, e alla valorizzazione degli operai idraulico-forestali attraverso un serio piano di formazione professionale”. L’accordo raggiunto coinvolge più di 4200 lavoratori tra impiegati e operai delle Comunità Montane, enti pubblici, consorzi forestali, aziende speciali e altri enti con compiti di manutenzione idraulico-forestale e idraulico-agraria, imboschimento e rimboschimento, difesa del suolo, prevenzione e lotta agli incendi, opere di ingegneria naturalistica. “Con questo CIRL – dichiara Franco Alfieri, capo della segreteria del Presidente – abbiamo delineato un nuovo ruolo per i lavoratori forestali, che saranno impiegati in un’ottica più produttiva nell’ambito delle numerose ed articolate funzioni che gli enti delegati dovranno assolvere. In particolare, con la riforma del settore, abbiamo dato sostanza e messo a sistema le qualificate attività già poste in essere dagli enti delegati, prima tra tutte quelle realizzate con la cosiddetta protezione civile montana”.

Rosa Romano

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