Ieri, Lunedì dell’Angelo, si è rinnovata la tradizione della celebrazione della messa davanti all’altare dell’Arcangelo Michele, nell’antro delle Grotte di Pertosa-Auletta. Fin dall’alto Medioevo la Grotta fu consacrata al culto dell’Arcangelo e il giorno dopo la domenica di Pasqua, da tempo immemorabile, nel maestoso ingresso viene celebrata la santa messa in suo onore.
È una tradizione religiosa ed identitaria della comunità, il cui valore è stato riconosciuto formalmente dalla Regione Campania che nel 2018 l’ha inserita nell’IPIC – Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano. L’IPIC cataloga il patrimonio culturale immateriale e le pratiche connesse alle tradizioni, alle conoscenze, ai saper fare della comunità campana, così come definite dalla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. È composto da diverse sezioni tra cui la Sezione delle Celebrazioni e per rientravi deve trattarsi di momenti significativi e identitari della vita sociale di una comunità e che, oltre gli aspetti devozionali religiosi, abbiano aspetti culturali, civici, e sociali e il senso di appartenenza territoriale e di partecipazione attiva della comunità locale.
Dal 2018 il Culto della S. Messa nelle Grotte di Pertosa-Auletta, che si svolge tradizionalmente ogni anno il Lunedì in Albis davanti alla cappella votiva di San Michele Arcangelo, fa parte dell’IPIC in quanto la Regione ha riconosciuto la tradizionale celebrazione come una delle più significative espressioni della cultura immateriale della Campania.