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L’inizio del nuovo anno, in genere, è tempo di programmazione per il futuro. Che non può prescindere da una riflessione su quanto è stato fatto. L’Associazione Grotta, Briganti & Cacio ieri sera a Monte San Giacomo, presso l’Officina cultura di Palazzo Marone, ha fatto proprio questo nell’appuntamento “Visioni di Comunità – Storie di appartenenza a confronto” che ha visto coinvolte anche Casa Surace e Palio del Grano, con cui condivide innanzitutto la passione nel raccontare il territorio.
Per raccontare è necessaria una indagine e un lavoro di ricerca che, e questa è un’altra cosa che hanno in comune, ha consentito di riscoprire le radici delle tre comunità di riferimento (Monte San Giacomo, Sala Consilina, Caselle in Pittari) e quindi di recuperare e infondere un senso di appartenenza che si stava perdendo.
Tutti e tre con il loro lavoro hanno, negli anni, contribuito a smuovere le coscienze permettendo a chi vive il territorio di guardarlo, da dentro, con occhi diversi: non con il disagio di chi sente la propria realtà stretta ma con orgoglio di chi si sente frutto di un passato, con usanze e tradizioni, e parte potenzialmente attiva di un progetto.
Ieri sera partendo dalle proiezioni di alcuni video prodotti da ciascuno di loro c’è stato il racconto e la condivisione delle singole esperienze. Analizzate insieme al sociologo Vincenzo Moretti che, elogiando il lavoro fatto finora, ha tracciato la linea da seguire: da soli non si va lontano, è necessario “fare sistema” perchè le opportunità di crescita sono condizionate dalla capacità di connettersi.
Fare rete è la prospettiva condivisa da tutti i protagonisti di ieri sera: il presidente Carmine Lisa per Grotta Briganti e Cacio; Daniele Pugliese, Beppe Polito e Valentina Russo per Casa Surace; Giuseppe Pellegrino accompagnato dal Maestro della Terra Domenico Greco per Palio del Grano. A confermare il supporto dell’Amministrazione comunale c’era il sindaco Raffaele Accetta
Non è mancato, al termine dell’icontro, il momemento di degustazione curato con maestria dallo chef Luciano Petrizzo: protagonisti del buffet il CacioBrigante e il grano dei ragazzi di Caselle, quindi il pane e la “cuccìa”.
Rosa ROMANO