A Salerno oggi sono tutti contenti, anche coloro che non amano troppo il calcio. Questo perché la promozione in Serie A della squadra allenata da Fabrizio Castori è stata la notizia più bella per la città nell’ultimo periodo, dando vita a una serie di festeggiamenti accolti da tutti con piacere e gioia. Dopo 23 anni, dunque, la squadra campana ritrova la massima serie con l’intraprendenza di chi ci ha creduto e vorrà realizzare una buona stagione nella prossima annata. Adesso che i granata sono tornati a vivere nella realtà calcistica più importante del calcio italiano, è bene ricordare che allo stadio Arechi ci sono stati alcuni giocatori che sono partiti per creare una carriera importantissima.
Il primo che viene in mente è senza dubbio Gennaro Gattuso, ex mediano e attuale allenatore del Napoli. Il calabrese, che giocò a Salerno l’unica stagione di Serie A disputata dalla squadra granata finora, ossia quella 1998-1999, è partito dalla città campana per realizzare un percorso di grande successo che lo ha portato a vincere praticamente tutto. Campione del mondo con la nazionale italiana, una delle grandi outsider del prossimo europeo di calcio secondo leÂÂ principali scommesse online sul calcio disponibili in questo momento, il nativo di Corigliano Calabro ha lasciato il cuore a Salerno oltre a conquistare i tifosi dell’Arechi per la sua passione e la sua abnegazione in ogni partita. Molto combattivo e dotato di una grandissima forza di volontà, l’attuale allenatore del Napoli disputò ben 25 partite con la compagine granata in una stagione di Serie A che molti ricordano con affetto sia per alcune partite vinte sia per la nobiltà d’animo messa in campo. Dopo quell’annata all’Arechi, Gattuso sarebbe stato notato dal Milan, il quale lo ingaggiò per legarlo ai propri colori per 13 stagioni, periodo nel quale il mediano calabrese avrebbe vinto due titoli nazionali, due Champions League e un mondiale per club, solo per citare i trofei più importanti della sua carriera.
Prima di Gattuso, tuttavia, un altro ragazzo di belle speranze avrebbe mosso i suoi primi passi all’Arechi per poi intraprendere un’ottima carriera. Parliamo di Marco Di Vaio, attualmente nell’organigramma del Bologna ma prima di allora grande attaccante con molti goal in Serie B e in Serie A. E fu proprio nella serie cadetta che il romano, acquistato dal Bari, fece innamorare i tifosi della Salernitana in una storica annata 1997-1998 nella quale i granata conquistarono il palcoscenico della massima categoria del calcio tricolore. Autore di 21 reti, Di Vaio fu il grande protagonista della promozione granata, e l’anno successivo dimostrò di poter tenere botta anche in A, realizzando 12 goal, i quali però non bastarono per poter salvare la Salernitana dalla retrocessione. Da quel momento in poi, tuttavia, la carriera dell’attaccante formatosi nel settore giovanile della Lazio prese un grande slancio, come lo dimostrano le sue tante presenze con Parma, Juventus, Valencia, Monaco, Genoa e Bologna, squadra nella quale mise a segno in una stagione ben 19 reti in totale, suo record personale.