Forze Armate, novità su adeguamento salariale e condizioni di lavoro. Gambino: “Messaggio a Bruxelles. Il personale va motivato”

0
468

Entreranno in vigore a partire dal prossimo 3 maggio le nuove disposizioni inerenti l’adeguamento salariale oltre che la ridefinizione delle condizioni di lavoro del personale militare. Novità queste che, a parere dell’On. Alberico Gambino, Europarlamentare di Fratelli d’Italia oltre che vice presidente della Commissione Difesa e della Commissione Esteri in Europa, ritiene anche fondamentale per poter realizzare il piano di difesa dell’Europa. Per Gambino, infatti, aumentare la dotazione di armi non può essere sufficiente se poi non si può contare sul personale militare adeguato. In questa direzione si inserisce il provvedimento del Governo Meloni frutto di un confronto con le rappresentanze del comparto andando ad interessare circa 300 mila militari.

Le nuove disposizioni prevedono aumenti salariali del 6,5% sulla base su cui si calcola la retribuzione del personale militare. Inoltre la nuova normativa prevede anche indennità specialistiche per le figure professionali maggiormente esposte a pericoli  o che operano in ambiti in cui è richiesta una particolare specializzazione. Modifiche anche per ciò che riguarda gli straordinari, e i turni. A partire dal 3 maggio, saranno riconosciute le ore in più di lavoro settimanale prevedendo una retribuzione in più per lo straordinario oppure un recupero compensativo delle ore in più di lavoro. Altra novità l’introduzione della licenza solidale, ossia la possibilità di cedere  parte della licenza ordinaria a colleghi della stessa forza armata che necessitano di ore in più di licenza per assistere familiari affetti da gravi patologie.

Passi in avanti nel riconoscimento del lavoro delle forze armate dunque da parte del Governo che, per Alberico Gambino, rappresentano un primo traguardo verso un potenziamento del personale militare da ritenersi insostituibile in una Europa che punta a migliorare anche la dotazione delle armi per la difesa. Per Gambino, gli aumenti previsti dal Governo e le nuove disposizioni emanate rappresentano anche: “un messaggio politico forte per Bruxelles, – si legge nella nota a firma dell’europarlamentare – per ribadire che senza personale motivato, formato e ben retribuito non esiste deterrenza, non esiste difesa efficace, non esiste sicurezza comune. Se da un lato continuiamo a promuovere, in ambito europeo, investimenti più consistenti a favore dell’industria della difesa e una cooperazione rafforzata tra gli Stati membri, – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – dall’altro non possiamo dimenticare che rafforzare la nostra sicurezza significa prima di tutto sostenere con mezzi adeguati le donne e gli uomini in divisa. Con questo provvedimento – aggiunge – che interessa circa 300 mila militari italiani e introduce aumenti concreti in busta paga, arretrati significativi e nuove indennità specifiche, il governo Meloni dimostra ancora una volta attenzione e rispetto verso chi quotidianamente garantisce la sicurezza della patria, spesso in condizioni difficili e con elevato rischio personale.”

Le nuove disposizione hanno validità a partire dall’anno 2024, con gli arretrati che saranno corrisposti separatamente rispetto al cedolino ordinario.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here