Novità riguardo alla questione del Fondo sviluppo e coesione che sta tenendo banco da settimane contrapponendo Regione e Governo: il Consiglio di Stato ha deciso di anticipare l’udienza al 9 maggio.
“Ci auguriamo in quella sede – ha commentato il presidente della Regione Vincenzo De Luca – di poter dire che davvero diventa scandaloso che i fondi di coesione sono utilizzati dappertutto, meno che nel Mezzogiorno d’Italia. Sardegna, Sicilia, Campania e Puglia sono fuori, non si può tollerare una vergogna del genere”.
È una questione che tiene banco da diverso tempo e aveva portato il presidente De Luca prima a manifestare a Roma contro il governo accusato di aver accumulato un ritardo di un anno e mezzo, bloccando opere, cantieri e occasioni di lavoro e poi a fare ricorso al Tar.
Il Consiglio di Stato qualche settimana fa ha sospeso gli effetti della sentenza del Tar Campania che aveva accolto il ricorso della Regione assegnando al Dipartimento per le Politiche di Coesione un termine per la definizione dell’istruttoria e la predisposizione dello schema di accordo da sottoscrivere con la Regione Campania, riservandosi la nomina di un commissario ad acta nell’ipotesi di elusione del termine stabilito.
Il Consiglio di Stato sospendendo gli effetti della sentenza del Tar aveva fissato l’udienza di merito al 13 giugno. Il governatore Vincenzo De Luca aveva chiesto di stringere i tempi: “Noi siamo pronti come sempre – aveva dichiarato – al massimo di collaborazione con tutti e ci attendiamo che si arrivi ad una rapida definizione dell’accordo. L’udienza pubblica è fissata per il 13 giugno. Ci prepariamo a chiedere al Consiglio di Stato una anticipazione della data”. Il Consiglio di Stato ha deciso di anticipare la seduta al 9 maggio.