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Pioggia di milioni dalla Regione Campania con i Fondi PO FESR 2007/2013 destinati ad interventi finalizzati alla realizzazione di impianti di energia rinnovabile su edifici di appartenenza dei Comuni. Un’occasione importante ed imperdibile anche per il Vallo di Diano e il Golfo di Policastro che hanno sempre sostenuto l’importanza di investire su energia sostenibile. Peccato che sono pochi gli enti comunali del territorio che beneficeranno di tali fondi. Dalla graduatoria pubblicata sul sito della Regione Campania risulta che tra i diversi comuni del nostro territorio che hanno partecipato al bando, soltanto 4 sono i progetti ammessi a finanziamento. Nel dettaglio, sono 13 i comuni del Vallo di Diano e aree limitrofe che hanno partecipato al bando: Auletta, Buonabitacolo, Casalbuono, Polla, Sala Consilina, Caggiano, Atena Lucana, Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro, Monte San Giacomo, Sassano, Padula, Montesano. A cui si aggiungono i Comuni del Golfo di Policastro: Sapri, Ispani, Vibonati, Caselle in Pittari ,Santa Marina, San Giovanni a Piro. In totale, quindi, sono 19 gli enti comunali che hanno presentato istanze per ammissione al bando. Ad essere stati ammessi a finanziamento soltanto 4 progetti di altrettanti Comuni di cui 3 nel Vallo di Diano: Monte San Giacomo, San Pietro al Tanagro e Padula; e il solo Comune di Vibonati nel Golfo di Policastro. E’ il caso di complimentarsi con gli enti che sono riusciti ad essere ammessi a finanziamento viste le motivazioni che hanno portato all’esclusione degli altri 15 progetti presentati. Scorrendo infatti il decreto dirigenziale della Regione Campania 117/2014, che riporta la graduatoria dei piani ammessi a finanziamento, si nota come, i restanti 15 Comuni non ammessi, siano stati esclusi per vizio nella presentazione delle istanze. In particolare, 11 istanze sono state escluse perché inviate incomplete o prive di firme sui file o addirittura prive dei file. 4 invece sono state escluse perché le domande sono giunte fuori tempo massimo e sono Montesano, Caggiano, Ispani e Atena Lucana. A questo punto è d’obbligo sintetizzare: su 19 progetti presentati, soltanto 4 Comuni sono stati in grado di realizzare e presentare adeguatamente le domande di adesione al bando, mentre sono ben 15 i Comuni che hanno commesso errori nelle procedure, perdendo ancora una volta una ghiotta occasione in grado di portare sviluppo del territorio.