“Abbiamo appreso che nell’ispezione del 1° luglio, da parte dell’ARPAC all’interno delle Fonderie Pisano, è stato accertato che le stesse continuano ad immettere veleni nell’aria, ovvero metalli pesanti non filtrati dai camini. Sono fumi “fuggitivi” cioè emissioni non depurate. E le Fonderie Pisano omettono anche alcuni controlli sui campionamenti delle acque di scarico nel fiume Irno in particolare per la ricerca del cobalto”. Non Solo. Tra le criticità riscontrate ci sarebbe anche “la mancata applicazione delle BAT ovvero le migliori tecnologie in grado di garantire bassi livelli di emissioni di inquinanti”. É quanto segnalano dal Comitato Salute e Vita.
Le Fonderie Pisano avrebbero già presentato scritti difensivi alle autorità competenti intanto arriva la risposta del Comune di Salerno, chiamato in causa dal Comitato, tramite il presidente del Comitato tecnico-scientifico nato proprio per arrivare alla soluzione dell’annosa vicenda. “Abbiamo fatto quanto di nostra competenza. Le Fonderie vanno delocalizzate e a metà settembre il comitato si riunirà proprio su questo aspetto” ribadiscono dal Comune.