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Timore contaminazione da Fipronil anche nel Vallo di Diano a seguito degli accertamenti che, negli ultimi giorni, si stanno verificando in tutta Italia. Controlli effettuati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno in numerosi centri di imballaggio della Campania. 37 i campionamenti effettuati che hanno portati alla emissione di 35 rapporti di analisi di cui soltanto 2 sono risultati non conformi. I due casi coinvolti si sono registrati a Benevento e a Sant’Anastasia in provincia di Napoli e per i quali, all’esito degli esami, è stato richiesto l’immediato ritiro dal commercio degli eventuali prodotti contaminati che erano stati immessi sul mercato dai due centri risultati non conformi. Sembra che, una partita di uova provenienti dallo stabilimento di Sant’Anstasia fosse destinata al Vallo di Diano ed è già stata individuata impedendone la commercializzazione. In ogni caso gli esperti rassicurano sugli effetti del fipronil, i cui pericoli per la salute sono piuttosto modesti. Il Fipronil è una sostanza generalmente usata come insetticida, in particolare presente negli antiparassitari come gli antipulci utilizzati comunemente per allontanare pulci o zecche dagli animali domestici come cani e gatti, il cui commercio è legalmente autorizzato a seguito anche del controllo epr il rispetto delle normative dell’Unione Europea in materia di tollerabilità del prodotto per gli animali e l’assenza di rischi gravi per l’uomo Vi è però il divieto di utilizzo come insetticida per gli animali che producono alimenti destinati agli uomini. L’eventuale ingestione del Fipronil non causerebbe effetti comunque gravi sull’uomo con effetti tossici che potrebbero registrarsi solo in caso di ingestione di dosi massicce e continue. In tali casi, potrebbero registrarsi problemi neurologici vertigini, irritabilità e, solo in casi estremi, convulsioni. In ogni caso pere che l’allarme sia già rientrato, grazie ad un tempestivo intervento. Per quanto riguarda il Vallo di Diano, le uova destinate alla vendita provengono, come detto dallo stabilimento di Sant’Anastasia dove, a seguito controllo a campione è stato rilevato un più basso contenuto di fipronil, rispetto all’altro caso di Benevento. Mentre nelle uova esaminate in quest’ultimo caso è stato rilevato un quantitativo di 0,100 mg a Kg, nello stabilimento di Sant’Anstasia il quantitativo rilevato è pari a 0,017 mg a Kg. Perchè si possa parlare di rischio tossicità è necessario il rilevamento di un valore che arrivi a 0,720 mg a Kg