Prodotti non sicuri, ennesimo sequestro della Guardia di Finanza

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La Guardia di Finanza di Salerno continua nei controlli finalizzati a garantire la sicurezza dei consumatori con verifiche presso le attività commerciali. Il rispetto delle norme in materia di tutela della salute, da mesi è al centro delle attività delle diverse compagnie e delle tenenze presenti su tutto il territorio al fine di evitare che oggetti di vario genere pericolosi, immessi sul commercio possano provocare danni alle persone.

L’ultima operazione in tal senso è stata effettuata, nei giorni scorsi, dai militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Nocera Inferiore che, nell’ambito di un’attività di servizio finalizzata proprio alla tutela del settore dei beni e dei servizi, hanno sottoposto a sequestro un ingente quantitativo di articoli pericolosi per la salute dei consumatori. In particolare, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto, in un esercizio commerciale di Pagani, quasi 50.000 prodotti tra articoli elettrici, di bigiotteria e giocattoli privi delle necessarie certificazioni e delle indicazioni ed avvertenze per l’uso previste dalle normative in materia di tutela del consumatore.

Il titolare dell’esercizio commerciale, un soggetto di nazionalità asiatica, è stato segnalato alla Camera di Commercio per l’irrogazione della sanzione amministrativa relativa alla violazione del Codice del Consumo che può arrivare anche a 25.823 euro. Si tratta dell’ennesimo operazione di controllo della Guardia di Finanza che, già nei mesi scorsi, ha interessato l’intero territorio provinciale con attività di controllo e successivi sequestri di prodotti non sicuri che sono avvenuti anche nel Vallo di Diano come l’operazione eseguita nell’ottobre scorso a Atena Lucana da parte degli uomini del Comandante Sebastiano D’Amora, oltre che nel Cilento con operazione eseguite dalle Fiamme Gialle di Vallo della Lucania.

“Il commercio di prodotti non genuini e insicuri – fanno sapere dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Salerno -danneggia il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che invece si attengono ai rigidi dettami delle normative di settore, introducendo in commercio articoli di qualità che nel rispettare gli standard di sicurezza imposti tutelano fattivamente la salute dei consumatori”.

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