Ex tribunale di Sala C., tema chiusura affrontato anche alla presenza del Ministro Nordio a Salerno

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La presenza del Ministro della Giustizia Nordio e di illustri relatori che si sono confrontati a Salerno, ha consentito anche di affrontare il tema legato alla chiusura del Tribunale di Sala Consilina che, secondo quanto emerso, pare sia stato tema più volte affrontato nel corso del dibattito su sollecitazione del Presidente della Camera Penale Michele Sarno e del Presidente del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno Antonio Toriello seppur i tempi per un dibattimento ben approfondito sul tema sono stati molto ridotti. Sta di fatto che, nel corso dell’incontro, è stata affrontata anche la vicenda che vede il circondario che, fino al 2013, faceva parte del tribunale di Sala Consilina, accorpato a Lagonegro in Basilicata con competenza della Corte d’Appello di Potenza, quindi fuori regione e fuori corte d’appello.

Un accorpamento avvenuto contro ogni disposizione dettata dalla legge delega che era invece stata approvata, nel settembre del 2011 dal Governo Berlusconi, prima della decadenza e del successivo insediamento, avvenuto nel novembre del 2011, del Governo Monti con il Ministro della Giustizia Severino che decretò la chiusura del Tribunale di Sala Consilina in Campania ed afferente alla corte d’appello di Salerno, e l’accorpamento con il tribunale di Lagonegro, in  Basilicata e facente parte della Corte d’Appello di Potenza. Decisione assunta senza tenere conto delle disposizione della legge delega che obbligavano il rispetto di specifici principi a cui il Ministro Severino doveva attenersi e rispettare ossia: accorpamento obbligatorio nella stessa provincia e stessa corte d’appello; non meno di 3 tribunali per corte d’appello (quindi ok al 4° tribunale no a soli 2 tribunali); e attenzione alle aree maggiormente esposte alla criminalità organizzata dove il tribunale doveva essere mantenuto. Tutte disposizione che, i Ministri Severino e successivamente Cancellieri con i governi Letta e Renzi, nel caso del tribunale di Sala Consilina non ne hanno tenuto conto.

Seppur non è stato possibile affrontare nel dettaglio il tema durante l’incontro promosso dalla Camera Penale, e rendere partecipe della discussione lo stesso Ministro della Giustizia, le anomalie del Tribunale salese sono state comunque accennate, con un intervento molto forte da parte del Vice Ministro agli affari esteri Edmondo Cirielli che ha ricordato, dato che all’epoca rivestiva il ruolo di presidente della Provincia di Salerno, come si sia registrata una forte staticità da parte dei sindaci del comprensorio valdianese che, con il loro atteggiamento poco battagliero, avrebbero dunque lasciato intendere una certa accettazione della decisione e che, gli stessi primi cittadini, anche negli anni successivi, con la guida del Paese affidata ad una determinata parte politica, abbiano fatto ben poco per cercare di rimediare ad un errore palese che, ormai, persiste da oltre 10 anni. In ogni caso il Ministro Nordio ha avuto modo di chiarire che, tutte le riforme attualmente in essere e a cui sta lavorando il Ministero della Giustizia saranno realizzate. Si spera che, tra queste, venga anche ripresa la riforma della geografia giudiziaria.

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