{vimeo}99406446{/vimeo}
La vicenda del Tribunale di Sala Consilina sempre più sotto i riflettori e, in questi ultimi mesi di speranza pere ripristinare l’attività giudiziaria presso la struttura di Via Luigi Sturzo, sembra sia iniziato un vero e proprio braccio di ferro. Se da un lato si tenta ciò che nei mesi precedenti l’entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria o non è stato fatto o non ha sortito effetto, con documenti condivisi dei Sindaci del vallo di Diano, richieste di incontri con il Ministro della Giustizia Orlando, presentazione di perizie e documentazione di ogni genere comprovante l’inadeguatezza della struttura ospitante del Tribunale di Lagonegro, dall’altro si continua a svuotare di tutto ciò che è contenuto all’interno del’ex palazzo di giustizia valdianese. Negli ultimi giorni infatti, è stato prelevato anche il metaldetector posto all’ingresso dell’ex Tribunale che sarà poi istallato presso la struttura di Lagonegro. Vien da chiedersi ancora una volta i criteri utilizzati dalle menti eccelse che hanno realizzato la riforma nella scelta dei Tribunali da mantenere in vita. Lode e onore a chi è riuscito ad effettuare una simile operazione che ha salvato un moribondo donando gli organi di un vivo. Nel Vallo di Diano si continua comunque a sperare nel miracolo ed in un ritorno alla ragionevolezza da parte di chi è deputato a prendere decisioni nell’interesse della collettività. Oltre al documento congiunto di tutti i Sindaci del territorio valdianese che hanno ribadito l’assoluta contrarietà all’accorpamento e hanno richiesto l’immediata adozione di provvedimenti correttivi, sembra sia previsto nei prossimi giorni un incontro tra il Ministro Andrea Orlando e il Sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone che tenterà di convincere il Ministro a rivedere ala sua posizione in merito al Tribunale salese. A ciò si aggiungono anche le diverse proposte che arrivano dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani sez di Sala Consilina e dal suo presidente Angelo Paladino che propone la riattivazione dell’attività giudiziaria come sede distaccata del tribunale di Salerno, escludendo a priori, cosa già fatta anche dal ministero, qualsiasi tipo di relazione con il tribunale di Vallo della Lucania. Intanto emerge un dato che lascia presumere un deciso calo della fiducia dei cittadini valdianesi nell’istituzione giudiziaria. Secondo i dati in possesso degli avvocati, infatti sembra che in questo 2014 sia diminuito il numero delle denunce presentate del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, eppure le notizie che continuano a diffondersi lasciano intendere un aumento dei reati sul territorio, nonostante l’ottimo e incessabile lavoro delle forze dell’ordine