{vimeo}201119386{/vimeo}
Ieri il prefetto di Salerno Salvatore Malfi ha incontrato i 65 sindaci del salernitano che rappresentano i comuni con densità abitativa superiore ai 2 mila abitanti per discutere e stabilire una strategia comune nell’ambito dell’emergenza immigrati e dell’accoglienza. Dal Ministero dell’Interno sono arrivate indicazioni finalizzate a realizzare un piano di accoglienza condiviso. L’incontro di ieri ha avuto proprio come finalità quella di realizzare insieme ai sindaci dei comuni salernitani una proposta che sia confacente alle esigenze dei territori chiamati ad ospitare i migranti, con le proposte e le idee che saranno poi inserite in un Piano Nazionale di Riparto dei migranti. I Comuni salernitani sono quindi chiamati a questo punto a manifestare la propria disponibilità ad aderire ad un progetto finalizzato ad assicurare protezione ai richiedenti asilo e rifugiati che, da quanto emerso dall’incontro di ieri, dovrebbe interessare gli stessi centri in base al numero dei residenti. Dal Prefetto Salvatore Malfi è infatti giunta al proposta di accogliere tre stranieri ogni mille abitanti costituendo dei centri Sprar o di Assistenza straordinaria nel comuni che al momento ne risultano ancora privi. Ai comuni, inoltre, va riconosciuto il beneficio di individuare le persone da accogliere. Potranno infatti decidere di offrire assistenza e protezione alle famiglie, alle sole donne, a donne e bambini, a giovani ecc.. Il progetto di accoglienza definitivo dovrebbe essere reso noto entro il prossimo 7 febbraio. Intanto il prefetto Malfi, ha anche spiegato in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino, come intende portare avanti il progetto di integrazione dei migranti nelle comunità ospitanti, ipotizzando anche il loro impiego in attività socialmente utili in modo da dare serenità a chi vive nei comuni che ospitano i migranti nel vederli impegnati a favore della collettività ma sarà anche in grado di aiutare gli stessi ospiti ad integrarsi e di adeguarsi a quella che è la cultura, l’abitudine e le regole del nostro paese, oltre naturalmente ad offrire un valido supporto per imparare prima la lingua italiana. Il progetto, così come illustrato ieri, pare sia stato accolto seppur in maniera abbastanza cauta, da gran parte dei sindaci intervenuti, anche se da alcuni sono anche state espresse notevoli perplessità, in particolare dai rappresentanti dei comuni che fanno del settore turistico la principale fonte di economia e che pertanto temono che possono subire ripercussioni proprio in questo settore. Altre novità potrebbero subentrare nei prossimi giorni quando il prefetto Salvatore Malfi incontrerà i sindaci dei comuni che contano meno di 2 mila abitanti.