Emergenza cinghiali, Parco: arrivano nuovi selecontrollori

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Nei giorni scorsi, a Vallo della Lucania, c’è stato un incontro tra i vertici del Parco e i selecontrollori. Al Centro Studi e Ricerche sulla Biodiversità c’erano il Presidente Giuseppe Coccorullo, il vice Carmelo Stanziola, il Direttore Romano Gregorio, il Corpo Forestale e funzionari regionali della Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria. L’incontro – spiega il vicepresidente Stanziola – era finalizzato a condividere nuove disposizioni operative concernenti l’attività di depopolamento dei cinghiali nelle zone di restrizione dell’emergenza peste suina africana.

L’Ente Parco, impegnato per individuare soluzioni idonee, sta mettendo in campo tante iniziative per il contenimento della specie: dai selecontrollori ai centri di raccolta. Il numero di animali presenti continua a crescere ed è una vera emergenza, un’invasione che crea milioni di euro di danni al settore agricolo e rappresenta un problema per tutta la collettività, come dimostrano i numerosi incidenti stradali registrati che si verificano. Gli ungulati sono presenti ovunque, dalla costa all’entroterra. Sulle spiagge e nei centri abitati, lungo le strade. L’eccessiva presenza degli animali selvatici è una vera e propria emergenza che incide sull’economia del territorio e sulla sicurezza dei cittadini e rappresenta anche un problema sanitario a causa della diffusione della psa.

Il Parco, che si dice al fianco degli agricoltori e delle comunità locali, – ribadisce Stanziola – ha già individuato 4 centri di raccolta e altri ne sta programmando. Auspica che grazie al contributo dei selecontrollori, che sono cacciatori autorizzati, farà fronte ad una problematica tanto sentita. Ai 300 già operativi se ne uniranno presto altri 300.

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