“Bene le linee guida della Regione Campania sul contenimento dei cinghiali, ma occorre migliorare formazione, siti e strutture”. Sono queste le parole e la richiesta alla Regione Campania da parte del vicepresidente nazionale e presidente provinciale dell’Associazione Italiana Coltivatori, Donato Scaglione, riguardo alle linee guida adottate dal piano regionale per il contenimento dei cinghiali che, secondo Scaglione, è un problema sorto dal ripopolamento effettuato nei decenni scorsi con animali non locali aventi maggiore fertilità e dimensioni considerevoli, per questo bisogna fare degli ampliamenti in materia di formazione, interventi su siti e strutture. I tecnici del Centro di Assistenza Agricola (CAA) dell’Associazione Italiana Coltivatori e il presidente Scaglione chiedono maggiori interventi su sette punti. Il primo punto riguarda la formazione perché secondo l’AIC servono maggiori corsi di formazione per i soggetti incaricati al controllo oltre ad una formazione rapida per gli operatori dei centri di assistenza agricola e fiscale. Il secondo punto riguarda le analisi sugli incendi fatti dall’AIC che sostiene la necessità di istituire un regime di premialità per le segnalazioni verificate di soggetti da abbattere e premere sulla coltivazione di piante repellenti alla fauna selvatica ma comunque di interesse agricolo. Il terzo punto riguarda i sistemi di cattura e la ricerca di sistemi alternativi alle recinzioni costose e introdurre incentivi per l’acquisto. Nel quarto punto l’AIC propone la valutazione dei luoghi ideali all’istallazione di trappole di cattura. Il quinto punto riguarda l’istallazione di compostiere ad uso collettivo per la raccolta differenziata della frazione organica delle aree rurali. Il sesto punto parla del bisogno, secondo l’AIC, nel verificare le strutture responsabili di eventuali trasmissioni di malattie infettive con riguardo particolare ai casi di tubercolosi bovina segnalati negli ultimi tre anni nei territori della Campania. L’ultimo punto segnalato riguarda la partecipazione nelle operazioni di verifica dei danni segnalati degli agricoltori danneggiati o dei tecnici delegati.