Per fronteggiare l’emergenza cinghiali nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, scende in campo l’Esercito. È stata sottoscritta la convenzione: si occuperà della cattura e dell’abbattimento degli ungulati.
L’Ente Parco, impegnato per individuare soluzioni idonee, sta mettendo in campo tante iniziative per il contenimento della specie: dai selecontrollori ai centri di raccolta ma il numero di animali presenti e i danni che fanno crescono. È una vera emergenza, un’invasione che crea milioni di euro di danni al settore agricolo ma rappresenta un problema per tutta tutta la collettività, come dimostrano i numerosi incidenti stradali registrati che si verificano. Gli ungulati sono presenti ovunque, dalla costa all’entroterra. Sulle spiagge e nei centri abitati, lungo le strade. L’eccessiva presenza degli animali selvatici è una vera e propria emergenza che incide sull’economia del territorio e sulla sicurezza dei cittadini e rappresenta anche un problema sanitario a causa della diffusione della psa. Tra le iniziative adottate contro il fenomeno ora c’è la convenzione con l’Esercito.
“I militari – commentano dal Parco – affiancheranno i selecontrollori già operativi sul nostro territorio. Sono già stati effettuati i sopralluoghi. Speriamo di arginare la problematica che sta assumendo un’entità preoccupante”.