Emergenza cinghiali, a Postiglione tavolo tecnico con Parco, Atc e associazioni: “Più selecontrollori”

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L’emergenza cinghiali è sempre viva. Per affrontare la questione a Postiglione c’è stata una riunione tra sindaco, uffici tecnici comunali, Atc, cacciatori, associazioni agricole e direttivo del Parco. “Un tavolo tecnico proficuo – ha commentato il sindaco Carmine Cennamo – In sinergia tra i vari Enti abbiamo stabilito l’aumento della presenza di selecontrollori sia in area Parco che nelle aree contigue, andranno ad equilibrare la presenza dei cinghiali sul territorio, nel rispetto di agricoltori, animalisti e ambientalisti. Una prima azione – conclude – che giunge in attesa della modifica della legge 157/92 sul controllo del fenomeno degli ungulati”.

E l’aumento dei selecontrollori è proprio quanto il primo cittadino di Postiglione aveva chiesto, qualche settimana, quando ha inviato una lettera al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, alla Regione Campania, alla Prefettura e alla Provincia, per chiedere l’adozione di misure urgenti atte a contrastare l’emergenza cinghiali sollecitando un incontro urgente.

“Serve una legge ad hoc che risolva l’emergenza legata alla presenza di cinghiali sul territorio che stanno devastando i terreni agricoli e mettendo a rischio l’incolumità pubblica e privata di automobilisti e residenti, invadendo finanche i centri abitati dei comuni degli Alburni, dell’Alto Medio Sele e Tanagro – si legge nella missiva del primo cittadino – I territori montani italiani vivono una seria e preoccupante emergenza sempre più in crescita, che vede l’aumento della presenza di ungulati che hanno invaso aree agricole con campi coltivati, strade e centri abitati. Per arginare questo problema serve un intervento urgente ed immediato che punti alla salvaguardia della sicurezza e dell’incolumità pubblica e privata, preservi le culture agroalimentari e salvaguardi gli automobilisti che ogni giorno rischiano di investire i cinghiali vaganti lungo le strade. È necessario – aveva chiesto in conclusione – rafforzare la presenza di selecontrollori sui territori e ampliare, aprendo ad altre azioni, la possibilità di emanare provvedimenti atti a fare fronte al problema che si è trasformato in una grave emergenza”.

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