Elezioni regionali, Vincenzo De Luca incandidabile come presidente. Accolto il ricorso del Governo Meloni

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Questione di punti di vista che hanno decretato la fine della corsa alle prossime elezioni regionali per la carica di presidente della Campania Vincenzo De Luca. Una legge nazionale, varata nel 2004 che vieta il terzo mandato al fine di favorire il ricambio alla guida delle regioni a statuto ordinario, prevale dunque sulla legge regionale dello scorso novembre in cui, il consiglio regionale campano, aveva recepito la normativa nazionale ma facendo scattare il conteggio dal mandato in corso, consentendo dunque la candidatura per il terzo mandato che, per effetto della legge regionale, sarebbe quindi stato il secondo mandato avendo recepito le disposizioni nazionali solo nel novembre del 2024. Una legge che avrebbe dunque consentito al solo De Luca di svolgere per tre mandati consecutivi il ruolo di presidente. La Corte Costituzionale, però, a seguito del ricorso del Governo Meloni contro la legge approvata in consiglio regionale, ha invece chiarito che, il calcolo dei mandati, parte dall’entrata in vigore della legge nazionale e non dal momento in cui la Regione recepisce la normativa, come invece era stato esplicitamente inserito all’interno della normativa approvata dal consiglieri regionali campani. Dunque nessuna deroga alla normativa nazionale che prevale sulle leggi regionali. Insomma, con la legge regionale del novembre 2024, si era tentato di superare il vincolo dei due mandati stabilendo l’inizio del calcolo successivamente all’entrata in vigore della legge nazionale. Cosa che, per la Consulta, non è applicabile in quanto, come spiegato nel corso dell’udienza «Esiste chiarezza del dato normativo» per cui è evidente che la legge statale in tema di elezioni regionali stabilisce «il divieto o limite del terzo mandato» e pertanto se un presidente di Regione «ha conseguito due mandati consecutivi non può concorrere a una terza elezione». La Corte Costituzionale ha inoltre sottolineato come, la legge regionale, vada in contrasto con dei principi di democraticità e di alternanza previsti dalla Costituzione italiana. Si chiude dunque così la partita per la candidatura di Vincenzo De Luca alla prossima tornata elettorale per ricoprire nuovamente la carica di presidente. In realtà si sarebbe trattato della 4^ candidatura dopo essersi presentato anche nel 2010 uscendo però sconfitto dalla competizione elettorale che aveva invece portato alla vittoria del candidato del centrodestra Caldoro. Una decisione che è stata accolta con serenità anche nel centrosinistra, schieramento politico di De Luca, che non aveva accolto con favore la decisione di ricandidarsi dell’attuale governatore salernitano.

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