Elezioni di primavera, il 25 e 26 maggio al voto 4 comuni salernitani. Referendum l’8 e 9 giugno

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Pochi giorni ancora per la definizione delle liste e dei candidati a sindaco nei comuni che saranno chiamati al voto alle prossime elezioni amministrative del 25 e 26 maggio 2025. Pochi i comuni al voto. In tutta Italia saranno 120 i consigli comunali che dovranno essere rinnovati. Un numero ridotto dovuto anche alla decisione di rinviare le elezioni alla prossima primavera per rimettere in pari i mandati che sono partiti con ritardo a seguito della diffusione del pandemia da covid nel 2020 e che aveva dunque reso necessario posticipare la data del voto all’autunno dello stesso anno. Per consentire dunque alle amministrazioni comunali elette nell’autunno del 2020 e del 2021, di concludere a pieno il loro mandato, si è deciso di procedere con le elezioni nella primavera dell’anno successivo al compimento dei 5 anni di mandato.

Un discorso che, però, decade per ciò che riguarda i comuni che, per ragioni diverse, sono stati commissariati a seguito dello scioglimento dei consigli comunali. In Italia dunque sono in tutto 120 i comuni chiamati al voto perché sciolti anticipatamente rispetto alla data di fine mandato. Dei 120 comuni 15 sono i comuni chiamati al voto nella regione Campania e di questi 15, 4 si trovano in provincia di Salerno e sono: Ispani nel Golfo di Policastro, Sant’Angelo a Fasanella negli Alburni, Castelnuovo di Conza, ubicato al confine con l’area irpina, tutti con popolazione al di sotto dei 15 mila abitanti, e Capaccio Paestum nel Cilento unico comune della Provincia di Salerno con popolazione che supera i 15 mila abitanti. A partire da venerdì 25 aprile e fino alle ore 12,00 di sabato 26 aprile, sarà possibile dunque presentare le liste dei candidati alla carica di consigliere comunale e il nome del Sindaco sostenuto dalle stesse liste. Solo Capaccio Paestum, dunque, visti i numeri, potrebbe essere chiamato al voto in un successivo turno di ballottaggio che è stato fissato per i giorni dell’8 e 9 giugno 2025 in concomitanza con il voto referendario che, invece, interesserà tutta Italia.

Per il Referendum 2025, dunque, i cittadini italiani tutti, saranno chiamati a pronunciarsi su 5 quesiti abrogativi di cui 4 si riferiscono alla materia del lavoro ed in particolare andando a toccare vari temi come il licenziamento, i contratti di lavoro, la sicurezza sul lavoro, ed un 5° quesito referendario che, invece, si occuperà del tempo necessario di residenza su territorio italiano per il riconoscimento della cittadinanza. Con quest’ultimo quesito, infatti si punta a ridurre i tempi dagli attuali 10 anni a 5 proposti con il referendum. Resta ancora da definire la data per le elezioni regionali che, al momento, sembrano essere confermate per il prossimo autunno

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