Definita la composizione della Comunità del Parco mentre manca ancora il nome del Presidente del Comitato. Nella giornata di ieri, presso il Centro della Biodiversità di Vallo della Lucania, una delle due sedi del Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano e Alburni, i sindaci dei comuni afferenti all’area protetta, presidenti di Comunità Montane del territorio, rappresentati di Provincia e Regione, si sono riuniti per l’elezione dei componenti il consiglio direttivo della Comunità del Parco, mentre, per la scelta del nuovo presidente, la seduta è stata aggiornata.
Intanto, nella giornata di ieri, dopo una lunga discussione durata circa 4 ore con numerose pause, finalizzate a trovare la quadra su nomi chiamati a ricoprire il ruolo all’interno del Consiglio direttivo dell’organismo comunitario, si è giunti ad una votazione che ha visto l’elezione, per ciò che riguarda le nomine dei sindaci dei comuni afferenti al Parco, dei 4 componenti del consiglio direttivo. I quattro rappresentanti dei sindaci eletti per far parte del Cda della Comunità sono: Domnico D’Amato sindaco di Petina, Rosario Carione, sindaco di Trentinara, Carmelo Stanziola consigliere provinciale e consigliere comunale di opposizione a Centola Palinuro e Francesco Bellomo di Atena Lucana già consigliere comunale.
A fronte dei 4 uomini scelti dai sindaci, dai ministeri e dagli enti ed associazioni ambientaliste, sono nominate 4 donne che entrano dunque a far parte del consiglio direttivo della Comunità del Parco. Il Ministero dell’Agricoltura ha scelto Luisa Maiuri, consigliere comunale di minoranza al Comune di Castellabate, mentre il Ministero dell’Ambiente ha indicato il nome di Elena Anna Gerardo sindaco del Comne di Alfano. Per ciò che riguarda gli enti e le associazioni, ISPRA Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale ha indicato come componente l’Avvocato cassazionista Maria Centrangolo mentre dalle associazioni ambientaliste è arrivata la nomina di Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Campania.
Manca ancora il nome del Presidente della Comunità, sul cui nome non è stato ancora raggiunto l’accordo e, pertanto, è stata rinviata l’elezione.