EDITORIALE- Il Vallo di Diano “esiste”, lo afferma la RAI!

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Vallo di Diano protagonista nell’ultimo fine settimana sugli schermi della RAI. Mai come negli ultimi giorni il servizio pubblico nazionale aveva portato alla ribalta eventi, luoghi e talenti valdianesi, un vero e proprio record iniziato venerdì alle 13:30 su RAI 2 con la terza partecipazione consecutiva del maestro pasticciere di Montesano sulla Marcellana Giuseppe Manilia alla trasmissione “Eat Parade”, nel corso della quale sotto i riflettori è stata una versione della pastiera creativa, innovativa e moderna. Sabato mattina invece sugli schermi di RAI 1, nel corso della trasmissione “Uno Mattina in famiglia”, protagonista assoluto è stato il giovane talento musicale di Sala Consilina Luigi Ranieri Gargano,che insieme al violinista di Campagna Giuseppe Gibboni ha portato alla vittoria il Conservatorio di Salerno contro il Conservatorio di Potenza. I due musicisti salernitani hanno eseguito con encomiabile perizia il Capriccio n.24 di Paganini, nella versione con l’accompagnamento al pianoforte realizzata da Aurel, sbaragliando gli avversari ed ottenendo il 65% delle preferenze al televoto. Sempre sabato alle 14:30, e sempre su RAI 1, nel programma “Le Amiche del Sabato”, condotto da Lorella Landi, spazio ancora al maestro pasticciere Giuseppe Manilia, che ha mostrato agli Italiani e soprattutto alle Italiane parte del suo vasto repertorio di dolci a base di verdure, in particolare carote e finocchi, deliziando anche l’attrice Eleonora Giorgi. Infine domenica mattina la messa celebrata nella chiesa di Sant’Anna di Sala Consilina, trasmessa in diretta sugli schermi di RAI 1, preceduta da un servizio che ha presentato la città e si è soffermato in sulle emergenze architettoniche e religiose del centro storico, senza dimenticare il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte ed il santuario di San Michele sul Monte Balzata. Insomma agli Italiani davanti ai teleschermi è arrivata in queste ore l’immagine di un territorio ricco di storia e di cultura, immerso in un ambiente naturalistico spettacolare, abitato una comunità viva, pulsante e partecipativa, fucina di talenti artistici di livello nazionale. Per chi invece nel Vallo di Diano ci vive, immaginiamo due sentimenti preponderanti, entrambi forti, che scaturiscono da questo fine settimana di inaspettata “celebrità”. Un senso di ritrovato orgoglio per le proprie radici e per la propria appartenenza a questo territorio: la RAI, svolgendo in modo quanto mai opportuno il proprio ruolo di servizio pubblico, ha ricordato a tutti che il Vallo di Diano esiste, eccome. Il Vallo esiste, cosa che forse da troppo tempo è stata fatta dimenticare ai suoi cittadini, abituati come sono a sentirsi dire che non contano nulla, che sono l’ultima ruota del carro, che non hanno voce in capitolo. Dunque spazio all’orgoglio, ed insieme ad un senso di rabbia per le potenzialità sprecate, per le promesse mancate, per la difficoltà a vivere dignitosamente nonostante gli sforzi quotidiani, per i servizi che vanno via, per il lavoro che non c’è, per le divisioni create ad arte per meglio “imperare”. Le telecamere RAI si spengono, i problemi restano, si spera insieme ad una consapevolezza nuova: quella di poter tornare ad essere protagonisti attivi e non solo passivi, necessaria da parte di tutti per cambiare l’attuale stato di cose.

Antonio Sica

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