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Lavoro e occupazione al centro di un’analisi dell’ISTAT per verificare i settori trainanti al momento nell’economia italiana. In passato il settore di maggiore riferimento è stata l’industria. Lo racconta bene il quotidiano Il Mattino che, in un articolo apparso in questi giorni, riportando i dati presentati dall’ISTAT e pubblicati su Il Sole 24 Ore, evidenzia come il settore secondario non garantisce più occupazione con i lavoratori più interessati al terziario cioè dei servizi.
Un dato che non esclude il salernitano. Negli anni di crisi in particolare quelli del dopoguerra, il settore industriale era stato il settore trainante e determinate per ÂÂÂÂÂ la ripartenza economica. Nell’articolo viene evidenziato come, in passato, le industrie presenti nei vari territorio erano riusciti a creare non solo lavoro ma un potenziamento dell’indotto economico con la nascita, lungo le aree dove erano presenti le fabbriche, anche di negozi di vario genere oltre alla nascita di nuovi servizi intesi come centri di aggregazione e socialità e più in generale attività di varia natura . Dagli ultimi dati, però, è emerso un quadro che gli economisti e definiscono di desertificazione industriale. Il lavoro in fabbrica non c’è più. Non è più l’industria e l’impresa a creare occupazione in Italia come nel salernitano. In particolare, nel salernitano, l’economia pare girare prevalentemente nel settore terziario ossia i servizi intesi nelle diverse componenti. Sono pochi i comuni dove, i residenti, risultano maggiormente impiegati nel settore secondario, ossia industriale.
Secondo quanto emerge in provincia di Salerno, sui 158 comuni provinciale, sono solo 5 i comuni i cui risulta prevalente il lavoro nelle industrie e sono: Buccino, il maggiore in assoluto con i suoi 570 lavoratori in azienda rispetto ai 436 del settore terziario; seguito da San Pietro al Tanagro dove risultano essere 230 le persone che lavorano in fabbrica rispetto ai 180 impegnati nel terziario. A seguire anche Cicerale, Corleto Monforte e Santomenna comuni dove il maggior numero di lavoratori occupa un posto nelle industrie. Nei restanti 153 comuni salernitani pare che il settore dove si registra il maggior numero di impiegati è il terziario, cioè il settore destinato ai servizi che siano, servizi sociali, alle imprese, del turismo, alla produzione o servizi alla persona.
Anna Maria CAVA