Economia. Il 28 luglio rapporto Svimez. Il sud riparte più del nord

0
21

{vimeo}175826491{/vimeo}

Prima dell’estate è appuntamento fisso e, in questi ultimi anni in particolare, si attende con trepidazione la presentazione delle anticipazioni dell’Agenzia SviMez (Sviluppo per il Mezzogiorno) sui dati economici dell’anno trascorso e sulle previsione dei prossimi per l’anno in corso e il successivo. Le anticipazioni saranno presentate e rese note il prossimo 28 luglio. Intanto però dalla Svimez emergono già alcuni dati fondamentali che parlano di una crescita del PIL più importante per il sud rispetto al resto dell’Italia. Pare infatti che nel 2015, mentre nel resto del paese si è registrato un aumento del Prodotto Interno lordo, cioè del valore monetario tra beni e servizi prodotti all’interno del territorio nazionale,  si è registrato un aumento del 0,7% pare che, almeno dalle stime della SVIMEZ, nel mezzogiorno sarebbe salito invece dell’1% quindi in controtendenza con il resto del Paese che fa registrare una crescita decisamente inferiore. La crescita per il SUD, secondo quanto rilevano direttamente dal sito della SVIMEZ, potrebbe essere giunta grazie soprattutto all’incidenza del settore agricolo che ha fatto registrare un aumento nelle produzioni del 7,3% nell’anno 2015. Segno positivi, anche se con una sostanziale differenza in termini percentuale il settore delle costruzioni che ha comunque chiuso il 2015 con segno positivo facendo registrare una crescita del +1,1% . Questa leggera crescita per il settore delle costruzioni e più marcata nel settore dell’agricoltura, potrebbe essere dovuta., secondo al SVIMEZ anche ad un incremento dell’occupazione anche se, i dati in questo senso, restano comunque lontani dai livelli di pre-crisi. Il prossimo rapporto, per non porterà soltanto notizie positive per il mezzogiorno d’Italia. Nella comunicazione di invito alla presentazione delle anticipazioni, infatti, si parla anche di un’emergenza che resta tra le principali da fronteggiare e per le quali si chiedono misure urgenti. Servono infatti, secondo la SVIMEZ, misure urgenti a sostegno dei redditi delle fasce deboli e povere della popolazione (più che raddoppiate nei sette anni di crisi) sia il rilancio degli investimenti pubblici nell’area, anche come leva per stimolare ed attrarre quelli privati, che si confermano tuttora come il principale elemento di fragilità del sistema economico italiano e meridionale. Bisognerà attende ancora qualche giorno prima che si possa parlare di ufficialità e, comunque, il rapporto completo sarà comunque presentato al parlamento non prima del mese di ottobre. Sarà poi da quel momento che bisognerà vedere il governo come si comporterà

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here