Economia e sviluppo. La BCC di Buonabitacolo vicina agli imprenditori

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Arriva il credito d’imposta per le imprese del meridione d’Italia che, il direttore generale della BCC di Buonabitacolo Angelo De Luca ritiene una  opportunità per il rilancio dell’economia del mezzogiorno. “Occorre uno sforzo per rilanciare l’economia nel Mezzogiorno e, per De Luca, le agevolazioni per le imprese che investono nelle regioni del Sud possono essere un valido supporto.

“Attraverso il Credito d’imposta beni strumentali 2018, – spiega Angelo De Luca – tutte le imprese che desiderano investire possono fare domanda per ricevere il bonus investimenti per il Mezzogiorno che riconosce il 45% dell’investimento alle piccole imprese; il 35% dell’investimento alle medie imprese ed il 25% alle grandi imprese”.

La domanda va presentata all’Agenzia delle Entrate attraverso apposito modello indicando i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta la fruizione.

“Vi sono le condizioni per rilanciare l’economia locale, – sottolinea il direttore della BCC di Buonabitacolo – finalmente si intravede l’occasione per mettere a sistema le grandi potenzialità della piccola imprenditorialità e Noi – aggiunge De Luca – siamo pronti a sostenere chi vuole scommettere sul futuro qui al Sud grazie anche all’istituzione del Fondo imprese Sud per sostenere la crescita delle PMI grazie anche ad una dotazione di 150 milioni di euro, con le risorse del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 ed ha una durata di 12 anni. Sarà Invitalia – spiega De Luca – a gestire il Fondo Imprese Sud che può avvalersi anche della Banca del Mezzogiorno sulla quale l’Agenzia detiene una partecipazione pari al 100%”.

Il Fondo può avvalersi dell’apporto di capitale di investitori istituzionali individuati da Invitalia investendo nel capitale delle imprese, unitamente e contestualmente a investitori privati indipendenti. L’investimento nel capitale di ciascuna imprese target è finanziato, per almeno il 50%, da risorse apportate dagli investitori privati.

“Il Fondo e gli investitori – illustra il direttore De Luca –  coinvestono nel capitale delle imprese alle medesime condizioni con procedure di valutazione aperte e trasparenti per la selezione delle imprese oggetto degli investimenti, ed è ammessa anche la possibilità di investimento in fondi comuni di investimento aventi forma chiusa, che realizzano investimenti nelle imprese territorialmente interessate. In questo caso, l’investimento del Fondo non potrà superare il 30% della consistenza complessiva dei predetti fondi. “noi ci siamo, come banca di Credito Cooperativo, siamo pronti a sostenere l’economia locale, le piccole imprese, siamo certi che questa sia la strada giusta da percorrere. Questa è la nostra scommessa, questa è la sfida che intendiamo vincere per dimostrare che le banche locali sono indispensabili per il futuro del paese” ha concluso il direttore Angelo De Luca.

Anna Maria Cava

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