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Domenica 30 novembre alle ore 16 presso il refettorio della Certosa di Padula si terrà Il Processo alla Storia di Eleonora de Fonseca Pimentel. L’evento, a cura dell’Associazione Turistica Pro Loco di Padula e in collaborazione con la Città di Padula e la Soprintendenza Sap di Salerno e Avellino, rientra nell’ambito delle manifestazioni della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. Eleonora de Fonseca Pimentel Eleonora, una donna settecentesca su cui tanto si è scritto, tanto da farla apparire nella letteratura giacobina, una martire santificata e sacrificata per la causa rivoluzionaria, mentre in quella borbonica un’esaltata mentale, senza mezzi termini, un esempio negativo di donna che pur di fare storia ha sacrificato se stessa, dissacrando con un divorzio i canoni di una donna rispettabile. La penna è stato forse questo l’unico dono concessole, la penna, l’unica arma che lei seppe usare alla stregua di una spada per sedare la sofferenza di un figlio morto, a difesa ed esaltazione della causa rivoluzionaria. Per ricordarla non ci sono soltanto i suoi scritti ma è il suo esempio di vita, il coraggio con cui si aggrappò a quello che alla fine fu il suo unico e vero bene: la libertà. Libertà di pensiero, di azione, libertà di vivere andando controcorrente, precorrendo i tempi. L’evento sarà preceduto dai saluti iniziali del sindaco di Padula Paolo Imparato e del Sopraintendente MIbac Certosa di San Lorenzo, Gennaro Miccio. Il Processo vedrà Rosario Priore (Presidente Onorario Suprema Corte della Cassazione) nel ruolo di Presidente della Corte. Renivaldo Lagreca pubblico accusatore, Angelo Paladino sarà l’avvocato difensore, Giovanna Marrone l’imputata, Geppino D’Amico sarà il perito Storico, Tina D’Urso il Cancelliere mentre il pubblico sarà la Giuria.