Il Docufilm realizzato e fortemente voluto dalla Fondazione Monte Pruno presieduta da Michele Albanese, potendo contare sul supporto di Di Live Media, ha aperto a nuove prospettive di turismo. Un turismo diverso che non guarda solo ai grandi attrattori turistici e al mare ma anche ai piccoli borghi e alle aree interne, spesso dimenticate ma che possono regalare quel turismo esperienziale capace di assicurare la leggerezza e la tranquillità necessari per favorire una rigenerazione dopo un lungo anno di lavoro.
Il Docufilm ha attirato l’attenzione del quotidiano Il Mattino che ha voluto dedicare, proprio nelle pagine della cultura e della valorizzazione dei territori, un ampio e dettagliato articolo in cui viene spiegato il valore del lavoro cinematografico di 45 minuti, presentato nei mesi scorsi a Roma e che vede protagonisti Bianca Nappi e Simone Montedoro, due grandi attori italiani che, raggiungendo i luoghi poco conosciuti degli Alburni, Cilento e Vallo di Diano, ne sono rimasti particolarmente affascinati e, nel docufilm, riescono a trasmettere al pubblico tutto il fascino di questi luoghi dimenticati.
L’autrice dell’articolo sottolinea come, nel film “I segreti dei luoghi perduti”, le località balneari vengono messe da parte per promuovere piccoli e suggestivi angoli dell’entroterra del Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni che sono poco conosciuti anche perché poco pubblicizzati ma, per storia, cultura e bellezza, nulla hanno da invidiare ad altri grandi siti turistici. Nel corso delle riprese, iniziate lo scorso febbraio, i due attori protagonisti Bianca Nappi e Simone Montedoro, hanno avuto modo, come è possibile vedere nel docufilm, di poter girare tra luoghi incantevoli e paradisiaci che sono stati capaci di rapirli per il loro fascino e suscitare in loro grandi emozioni. Il lavoro cinematografico, a breve, sarà visibile su Amazone Prime oltre che ad essere portato in visione nelle diverse manifestazioni fieristiche internazionali, rappresenta un importante progetto che il presidente della Fondazione Monte Pruno Michele Albanese, ha sempre sognato di realizzare consapevole ed orgoglioso della sua terra natia.
“C’è attesa ma anche tanta emozione – ha commentato Albanese – perché è stato un lavoro impegnativo ma stimolante e ricco di sorprese. L’obiettivo – spiega – era quello di mettere in luce il valore e la bellezza dei borghi poco conosciuti ma incredibilmente belli dei nostri territori interni”. Un obiettivo che si può dire ampiamente raggiunto grazie alle emozioni che gli attori hanno provato nel corso delle riprese e trasferendo al pubblico la bellezza e l’incanto di ciò che li circondava