{vimeo}372602964{/vimeo}
Il Comune di Sant’Arsenio ha ottenuto un finanziamento di circa 797mila euro, per lavori di mitigazione del rischio idrogeologico e messa in sicurezza del costone roccioso in località Sant’Antonio, dalla Regione Campania. I fondi sono del Ministero dell’Ambiente, il ministro Sergio Costa lo scorso settembre aveva firmato il decreto attuativo e ogni regione ha avuto i fondi del Piano Stralcio che si inserisce nel contesto dell’Azione 1 del c.d. “ProteggItalia” (adottato con DPCM 20 febbraio 2019).
“È la conclusione di un iter molto lungo – sottolinea il sindaco Donato Pica – col quale l’Amministrazione è intervenuta ripetutamente sia a livello centrale che regionale e grazie a questo attivismo è riuscita ad ottenere il riconoscimento della priorità dell’intervento proposto”.
Ammonta a 315mln la cifra destinata a 263 interventi in Italia, tutti caratterizzati da “urgenza e indifferibilità”. Dalla ripartizione delle risorse per Regioni alla Campania sono toccati circa 16,5mln di euro per 22 interventi. In provincia di Salerno saranno realizzate 5 opere. 2 nel Vallo di Diano. Oltre a Sant’Arsenio c’è Pertosa a cui arriveranno 670mila euro per sistemare l’ingresso del complesso speleologico delle Grotte dell’Angelo ed eliminare il pericolo di caduta dei massi. Gli altri tre interventi riguardano Colliano (circa 750mila euro per la sistemazione idrogeologica e valorizzazione dei Valloni in località Capo d’Acqua Pazzano), Casal Velino (300mila euro per il ripristino della viabilità e messa in sicurezza della strada comunale Acquavella-Carullo) e Salerno città (1 milione e 620 mila euro per la sistemazione idraulica del tratto urbano, dalla foce a via permuda, del torrente Mariconda).
Intanto a Sant’Arsenio – fanno sapere dal Comune – la macchina amministrativa è già al lavoro sulla redazione del bando al fine di poter avviare i lavori in tempi brevi. Il cantiere si aprirà su quella che i Santarsenesi chiamano la “Rupe di Sant’Antonio”, imponente e suggestivo massiccio a monte del centro storico. “Fa parte di una strategia più ampia dell’Ente – conclude Pica – a tutela di quelli che possono essere i rischi legati al dissesto e che si compone anche di altre progettazioni che riguardano località Scardo e Cerrito ed in subordine la zona San Vito – Carmine, che sono in corso di definizione e che verranno presentate nelle sedi competenti per il finanziamento”.
Â
Rosa ROMANO