Disoccupazione. Il direttore della Bcc di Buonabitacolo De Luca: “Politica ingessata”

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Preoccupazione per il futuro del sud Italia da parte del direttore generale della BCC di Buonabitacolo Angelo De Luca che manifesta il suo sconforto in vista delle prossime elezioni politiche. “La mia preoccupazione – rivela De Luca – è che nella prossima campagna elettorale sentiremo molti proclami ma in realtà il Sud, continuerà ad essere solo un serbatoio elettorale. La classe politica spesso dimentica che la crisi ha lasciato segni distruttivi del tessuto economico e sociale quanto e come una guerra. Chi paga di più sono i giovani italiani”. Il direttore generale della BCC di Buonabitacolo analizza il rapporto integrato sul mercato del lavoro, ottenuto dai dati del ministero del lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal. Un rapporto che, numeri alla mano, evidenzia un aumento della disoccupazione giovanile con dati che vedono la situazione del Sud simile a quella della Grecia. “Si continua a negare – aggiunge Angelo De Luca – che i 18 miliardi di decontribuzione alle nuove assunzioni si sono rivelati solo un solletico per la drammatica situazione occupazionale con la conseguenza che tra qualche anno, questi buchi contributivi, peseranno come macigni sul bilancio dell’Inps, producendo una nuova povertà. Lo studio di riferimento – spiega – evidenzia come tra il 2008 e il 2016, l’occupazione per i 15-34enni è diminuito di 10,4 punti, a fronte di un aumento di 16 punti per i 55-64enni. Insomma, la politica ha scelto che nella crisi i posti di lavoro sacrificabili erano quelli dei giovani mantenendo ad ogni costo chi già lavorava. Questa scelta – continua – ha prodotto un aumento anche dell’età media della popolazione in età da lavoro, passando da poco più di trenta a più di quarant’anni, negli ultimi 25 anni, e si stima arriverà a 45 nel 2036. Del resto, se non puoi licenziare gli anziani, puoi solo non far entrare i giovani. Una scelta questa bendata che non guarda minimamente al futuro, soprattutto al Sud. Chi governa dovrebbe ben sapere che qui, al Sud, l’equilibrio finanziario delle famiglie, si basa anche sulla sussistenza di pensioni. Un dramma, – aggiunge il direttore della BCC di Buonabitacolo – che sopperisce alla mancanza di un lavoro durevole con danno raddoppiato se non si inverte la tendenza favorendo l’ingresso nel lavoro dei giovani, che possano maturare una consistenza contributiva in grado di produrre il necessario livello qualitativo pensionistico. La disoccupazione giovanile di lunga durata produce effetti devastanti anche sociale. I giovani – commenta De Luca – non riescono per anni a trovare un posto di lavoro, pur cercandolo e alla fine diventa inutile e stucchevole chiedersi il perché dell’aumento della criminalità”. L’Italia non è un Paese per i giovani di  oggi nè per gli anziani domani. “Questo – conclude Angelo De Luca -deve essere l’impegno della politica di questo Paese ingessato su questioni che francamente ci rendono ridicoli agli occhi del mondo” 

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