Disoccupazione, dati allarmanti. Il direttore della BCC di Buonabitacolo De Luca: “Sostegno a chi assume”

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Oltre 3 milioni di italiani sono disoccupati ma non cercano un lavoro, una cifra che corrisponde a circa la meta’ dei disoccupati inattivi nell’Eurozona. Lo rileva oggi Eurostat. Tre milioni e 91mila italiani si dichiarano disponibili a lavorare, ma di fatto non cercano lavoro, secondo i dati pubblicati da Eurostat. L’istituto di statistica europea non spiega le ragioni di questo fenomeno, ma non si puo’ escludere che questi numeri siano il risultato di una rassegnazione diffusa, ma anche dell’uso comune in Italia di iscriversi alle liste di collocamento anche se di fatto non si cerca lavoro, ma per magari maturare diritti in seguito. In effetti il dato italiano e’ di gran lunga il piu’ elevato in Europa, ben più della Spagna (1,1 milioni di disoccupati inattivi), e anche della Turchia (1,7 milioni), i cui dati sono disponibili nello studio di Eurostat. In totale nell’eurozona i disoccupati inattivi sono 6,4 milioni, mentre nell’Ue la cifra raggiunge complessivamente i 9,3 milioni. Una riflessione su questi dati arriva dal direttore della BCC di Buonabitacolo Angelo De Luca: “Sono numeri – dichiara De Luca – che dimostrano senza alcun dubbio come le politiche del lavoro messe in campo dai governi che si sono succeduti negli ultimi anni siano state fallimentari. Numeri che se si analizzano nel dettaglio territoriale vedono il sud soccombere in un vortice che travolge tutto e tutti. L’assenza di un impegno concreto in termini politici, di scelte e di visioni che rimettano al centro della questione nazionale il problema meridione , è il vero vulnus su cui occorre che i cittadini facciano un’analisi seria in termini di rappresentanza nelle istituzioni. Abbiamo assistito- continua il direttore della BCC di Buonabitacolo – ad anni di chiacchiere e proclami. In realtà però nessun intervento serio è stato mai introdotto per combattere la disoccupazione che sta uccidendo i nostri piccoli paesi, soprattutto al sud, e soprattutto nelle aree interne della nostra regione. Occorre un piano per l’occupazione – prosegue ancora Angelo De Luca – che dia sostegno alle imprese per l’assunzione di giovani disoccupati nelle aree svantaggiate. Un programma di iniziative con fiscalità ad impatto zero per almeno cinque anni, a favore delle imprese che assumono. Contemporaneamente serve un programma di investimenti con risorse da erogare nel settore dell’agricoltura di qualità e dell’artigianato d’eccellenza. Occorre fare in fretta. I nostri giovani – conclude – non possono più aspettare; le nostre imprese non hanno più tempo da attendere. E’ su questo che si deve misurare l’azione del Governo in carica. Il resto sono chiacchiere. Taglio degli enti, chiusura del Senato ecc. sono chiacchiere. Credo che se Renzi ha coraggio è sul tema della lotta alla disoccupazione che deve dimostrare davvero il suo valore. Il resto è solo propaganda”

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