La poca partecipazione dei sindaci vladianesi ai dibattiti che si sono svolti in questi giorni, sulla progettazione delle due dighe di Casalbuono e Montesano, hanno spinto Beniamino Curcio presidente del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano-Tanagro, ente che ha predisposto il progetto per l’ottenimento di di 2 milioni di euro di fondi, a sollecitare una più ampia partecipazione al progetto, ricordando come trattandosi di opera di grande rilevanza per il territorio, necessita del maggiore coinvolgimento possibile puntando ad apportare benefici a tutto il comprensorio, in particolare per la funzione che le dighe dovranno svolgere nella laminazione dei flussi d’acqua verso il Fiume Calore-Tanagro al fine di ridurre i rischi alluvionali in tutti i comuni della piana e per la funzione di bacino di accumulo per trattenere l’acqua durante i periodi di piena e distribuirla quando si verifica periodi di siccità.
Un progetto dunque importante per l’intero territorio valdianese e del Tanagro che, per Beniamino Curcio, rappresenta una grande sfida che deve però necessariamente essere condivisa al fine di poter raccogliere ogni possibile suggerimento, utile a far si che l’opera possa ricoprire il ruolo strategico assegnatole. Il presidente del Consorzio, ricorda come, oltre alla gestione delle acqua, le due dighe, potrebbero svolgere anche essere utili per: produrre di energia idroelettrica, garantire il deflusso ecologico nel Fiume Calore, sempre più a secco durante i mesi estivi, per finalità antincendio, per uso turistico-ricreativo ed altro. Nella consapevolezza dunque che, da soli, n on si va da nessuna parte, il presidente Curcio con una nota, chiede la maggiore partecipazione in particolare dei sindaci che meglio conoscono le loro realtà comunali e che potrebbero dunque contribuire a migliorare il progetto e renderlo più funzionale all’intero comprensorio. Un coinvolgimento che, però, nei dibattiti pubblici dei giorni scorsi, è venuto a mancare vista la sola presenza dei sindaci dei comuni interessati e del sindaco di Sala Consilina Cavallone, presidente anche della Comunità Montana Vallo di Diano.
“Non dire niente – dichiara Curcio – in ordine alla necessità ed utilità della nostra iniziativa, ma, eventualmente, anche in ordine alla inopportunità della stessa, certamente non aiuta. Abbiamo deciso come Consorzio di misurarci con una sfida difficile, complessa e per certi versi destinata a scuotere territori, comunità e opinione pubblica. Ma una cosa è certa: non stiamo progettando opere che servono solo al Consorzio di Bonifica o ai Comuni di Casalbuono o Montesano. Noi stiamo pensando ad opere che servono a tutto il territorio. Ecco perché,- continua Beniamino Curcio – a mio avviso, i primi che dovrebbero fare quadrato attorno alla nostra iniziativa e dare una mano per farla “sposare” alla politica, sono proprio i SINDACI”. Da qui l’invito affinché, nel prossimo ed ultimo incontro pubblico n programma mercoledì 17 aprile alle ore 10,00 a Padula presso il centro operativo del Consorzio di Bonifica, possa essere presente un numero più significativo di partecipanti, partendo proprio dai primi cittadini del territorio.