Diga di Casalbuono, sul sito del consorzio il bando per i primi interventi

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Prevenzione e mitigazione del rischio idraulico e alluvionale; stoccaggio e fornitura di acqua per aumentare la produttività agricola, per la produzione di energia idroelettrica e per lo spegnimento degli incendi boschivi; ammodernamento ed efficientamento degli impianti irrigui consortili; estensione dell’irrigazione anche nei contesti agricoli attualmente non serviti; uso ricreativo. Tutti obiettivi raggiungibili con l’opera progettata dal Consorzio di Bonifica Vallo di Diano – Tanagro, presieduto da Beniamino Curcio che si avvia alla realizzazione.

È stato pubblicato sul sito ufficiale dell’ente consortile il bando europeo per un importo di circa 1 milione e 388 mila euro (€ 1.388.394,97) per l’affidamento degli studi specialistici, indagini geologiche, geotecniche e sismiche e valutazione di impatto ambientale per la realizzazione della Diga di Casalbuno. Un importante progetto che per Curcio ha una funzione strategica per lo sviluppo dell’intero territorio. Un’infrastruttura i cui benefici sono riconosciuti a livello nazionale e indispensabile per il Vallo di Diano e per il Paese al fine di poter affrontare in maniera strutturale emergenze come alluvioni e siccità dovute al cambiamento climatico in atto.

“Un’opera grandiosa, – sottolinea Beniamino Curcio – che punta alla transizione verde, consentendo di aumentare la resilienza dei nostri sistemi produttivi rispetto alle sempre più frequenti e gravi emergenze climatiche. Lo stesso invaso – spiega Curcio – potrà svolgere molteplici funzioni a servizio del territorio e delle imprese agricole locali”. Il presidente del Consorzio di Bonifica, mette in evidenza anche i vantaggi che si potranno trarre dalla presenza di uno specchio d’acqua per tutto il Vallo di Diano e per Casalbuono dove è già prevista la realizzazione di una infrastruttura irrigua di circa 60 ettari di terreni ricadenti lungo l’asta fluviale del Calore. “Le opportunità – spiega Beniamino Curcio – vanno colte e tutto dipende da cosa siamo capaci di fare. La Diga di Casalbuono è GRANDE PROGETTO da considerare come opera utile per riprogettare il futuro”.

Vista la valenza del progetto, per Curcio è indispensabile la condivisione di tutti in quanto potrà anche avere funzione attrattiva in grado di innescare iniziative progettuali in ambito turistico-naturale mettendo in relazione agricoltura – cultura – natura. Affinché possa realizzarsi questo sogno, però, è necessario che vi sia piena coscienza delle potenzialità dell’area. Nel ringraziare la struttura del Consorzio impegnata nella progettazione, ed in particolare l’Ing. Domenico Macellaro e l’Ing. Mariano Alliegro, Beniamino Curcio, annunciando la realizzazione di dibattiti pubblici, sottolinea: “Siamo consapevoli che un’opera del genere si potrà fare solo se voluta dalle comunità locali, e solo se non vi siano controindicazioni di natura tecnica o ambientale. Per questo – spiega – abbiamo previsto che la progettazione dovrà essere portata avanti per steps e attraverso verifiche puntuali e progressive con i dati che saranno resi disponibili a tutti”.

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