La realizzazione della Diga di Casalbuono rappresenterà una delle opere più importanti e strategiche dell’intero comprensorio, capaci di fornire il sostentamento di acqua necessario all’attività agricola nei epriodi di siccità e, allo stesso tempo, in grado di arginare fenomeni alluvionali.
In questa fase di cambiamenti climatici che vanno necessariamente gestiti, dunque, il Consorzio di Bonifica Vallo di Diano Tanagro, presieduto da Beniamino Curcio, risponde con una infrastruttura strategica che, grazie alla realizzazione di una serie di progettazioni ed alla regolare presentazione del progetto in questione per l’ottenimento delle risorse economiche necessarie alla sua realizzazione, risulta ora finanziata con Fondi per lo Sviluppo e la Coesione 2014/2020 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste per un importo do 2 milioni di euro per la progettazione delle opere di accumulo per la regolazione dei deflussi della parte alta del bacino del Tanagro, quindi proprio nell’area di Casalbuono Montesano.
L’ente consortile, presieduto da Curcio, punta al coinvolgimento del territorio e, nei prossimi giorni, darà il via ufficiale alla fase di dibattito pubblico che sarà presentato sabato 4 marzo alle ore 9,30 in conferenza stampa. Nel corso dell’appuntamento, in programma presso il centro operativo dell’ente a Padula, sarà reso noto il programma relativo agli incontri pubblici del dibattito, così come previsto dalla vigente normativa, con lo scopo di stimolare la più ampia partecipazione alle attività del dibattito da parte dei soggetti pubblici, dei portatori di interessi e dei singoli cittadini.
“L’opera che si sta progettando con il contributo concesso dal Ministero delle Politiche Agricole – spiegano dal Consorzio di Bonifica – è stata riconosciuta di interesse strategico nazionale, perseguendo obiettivi di mitigazione e di contrasto degli impatti dei cambiamenti climatico, con particolare riferimento alle emergenze alluvionali e alla siccità. Per il Dibattito Pubblico – continuano – è stato redatto un primo documento progettuale che esamina la fattibilità degli schemi idraulici realizzabili, tenuto conto dei contesti territoriali ossia Casalbuono e Montesano sulla Marcellana ove sono state attuate le prime analisi ed indagini ambientali, idrogeologiche e geologiche”.