La sesta Commissione permanente regionale su Istruzione e Cultura, Ricerca scientifica, Politiche sociali ha avviato le audizione sulle due proposte di legge presentate, una nel 2022 e un’altra nel 2023 dai consiglieri regionali Matera, Pellegrino e Santangelo per il rilancio ed la salvaguardia dei dialetti campani quale patrimonio immateriale che racconta la storia e le tradizioni delle pluraluità linguistiche presenti in Campania. Due proposte di cui una presentata dal solo consigliere regionale Corrado Matera che, nella relazione a corredo della Proposta di legge, ha spiegato l’importanza di tutelare le lingue dialettali senza però dimenticare l’importanza della lingua italiana. Dialetto e italiano possono convivere senza preclusione per l’On. Matera ma, il dialetto, non può e non deve essere demonizzato nè accantonato essendo parte fondamentale della cultura dei territori e dei cittadini che li abitano.
“Con il passare del tempo, – commenta il consigliere regionale Corrado Matera – il dialetto sta perdendo il suo valore ed è sempre meno parlato, mettendo così a rischio anche il patrimonio culturale e tradizionale dei territori. La Regione Campnia – continua Matera – ha dunque il dovere di avviare azioni che possano consentire la conservazione di questo immenso patrimonio linguistico regionale”. Per il consigliere regionale teggianese, la giornata di ieri ha avuto risvolti molto significativi anche per quanto emerso nel corso dell’audizione. “Oltre ad essere emersa l’importanza delle lingue dialettali – ha spiegato Matera – nel corso dell’audizione è stata anche evidenziata la necessità di realizzare una vera e propria mappatura dei territorio dove, ancora oggi, i dialetti sono utilizzati e parlati nella quotidianità”.
La proposta di legge del Consigliere regionale Matera presentata nel 2023, propone anche il coinvolgimento del mondo dell’associazionismo e ancor più della scuola con la Regione Campania che si dovrà attivare al fine di mettere a disposizione delle istituzioni scolastiche i mezzi necessari per poter procedere con attività di valorizzazione e tutela del patrimonio linguistico locale. “Il dialetto va considerato come un patrimonio culturale rilevante – dichiara ancora Corrado Matera – e noi abbiamo il dovere di attivarci tutti per tutelarlo e difenderlo affinché non sia dimenticato. Il dialetto – ricorda Matera – rappresenta la parte importante della nostra storia e della nostra fanciullezza e momenti vissuti che, così come ogni altro bene culturale legato al nostro passato, va tutelato e valorizzato”.