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Negli ultimi giorni non si fa che parlare dei dazi imposti dagli Stati Uniti, ma per la Campania non è andata poi così male. Fatta salva, per ora, la mozzarella di bufala e probabilmente anche l’olio d’oliva e il vino.ÂÂÂÂ Emerge dalla lista dei prodotti pubblicata dalle autorità americane, che hanno deciso di applicare una tariffa del 25% alÂÂÂÂ pecorino romano, al parmigiano reggiano, al provolone e al prosciutto.
Se le cose dovessero restare immutate, tirerebbero un sospiro di sollievo, in primis, i produttori di mozzarella. La Campania, infatti, esporta in America 9 milioni di mozzarella di bufala esclusivamente a mezzo aereo, con il solo trasporto che pesa sul prezzo per 25 euro al chilo; per intenderci, 1 chilo di mozzarella di bufala negli States sarebbe arrivato a costare 65 dollari a fronte dei 45 dollari attuali.
Tuttavia, c’è un comparto produttivo campano che potrebbe risentire pesantemente della guerra dei dazi. Parliamo della pasta esportata negli Stati Uniti, che potrebbe passare dai 3 ai 6 dollari al chilo, con una conseguente perdita stimata, per la nostra regione, del 30-40 %.
La regione Campania, è bene ricordarlo, rientra tra le maggiori aree esportatrici in America, con un export che si aggira sui 400 milioni di euro all’anno. Una crescita graduale e sensibile negli ultimi anni, con tanti percorsi di crescita imprenditoriale ben avviati ed ora, purtroppo, messi a rischio.
Federico D’ALESSIO
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