Tutti i 15 comuni del Vallo di Diano, così come anche i comuni di Auletta, Caggiano, Salvitelle, Buccino, Caselle in Pittari, Morigerati, sono inseriti nell’elenco riportato nel bando dell’assessorato regionale all’agricoltura nell’ambito del programma di intervento per lo Sviluppo Rurale della Campania con investimenti non produttivi ma finalizzati alla tutela dell’ambiente e del paesaggio rurale. Il Bando, pubblicato recentemente sul sito dell’assessorato regionale all’agricoltura, è destinato alle attività agricole presenti nelle diverse province della Campania e dunque anche di Salerno interessando 86 comuni che potranno dunque accedere ai fondi messi a disposizione per gli interventi per un valore complessivo di oltre 22 milioni di euro da suddividere in due specifiche azioni. Per ciò che riguarda il Sotto Intervento S1 i fondi a disposizione sono 15 milioni di euro finalizzati alla realizzazione di opere idrauliche in terreni in pendenza con la finalità di conservazione del suolo e tutela del paesaggio. Il sotto intervento 02, invece, potrà disporre di un importo complessivo di oltre 7 milioni di euro, destinati alla realizzazione di reti e barriere per la protezione delle aree destinate a coltivazione, allevamenti o giardini dall’accesso della fauna selvatica che potrebbe provocare dunque danni alle aree. Nel dettaglio, ogni intervento, potrà ottenere un contributo massimo di 200 mila euro relativo all’azione S1 quindi per la realizzazione di opere idrauliche e di 150 mila euro massimo per la realizzazione di barriere protettive contro la fauna selvatica. Il Bando, però, così come concepito e dunque inserendo l’elenco dei comuni le cui aziende residenti potranno richiedere i fondi, non è stato accolto con favore da Confagricoltura Salerno che, infatti, ha messo in evidenza come, fornendo un elenco di territorio ammessi a finanziamento, sono stati però lasciati fuori numerosi comuni che, comunque, nel tempo, hanno dovuto spesso fare i conti in particolare con i danni provocati dalla fauna selvatica alle attività agricole ed in special modo dall’ingresso dei cinghiali che si sono avvicinati pericolosamente al centro cittadino. Nell’elenco, infatti, non sono stati inseriti numerosi comuni montani e che rientrano nell’area degli Alburni, anch’essi facenti parte del Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni. Se, da una parte, tutti i 15 comuni valdianesi rientrano tra le aree che potranno richiedere i fondi, dall’altro mancano i comuni, ad esempio di: Corleto Monforte, Roscigno, Piaggine, Sacco, Ottati che, nonostante sia ubicati in un’area montana e particolarmente esposta ai danni da fauna selvatica, sono invece stati esclusi da entrambe le forme di finanziamento. Una esclusione derivata sulla base caratteristiche per la scelta dei comuni da inserire che si è basata esclusivamente sulle segnalazioni giunte in Regione Campania escludendo, invece, le denunce arrivate presso l’ente Parco come, peraltro, è prassi ormai consolidata. A lanciare per primo l’allarme e la richiesta di modifica immediata dell’elenco dei comuni inseriti nel bando, il consigliere delegato all’agricoltura del Comune di Corleto Monforte Antonio Cancro che, nel suo appello, è stato poi sostenuto anche da Confagricoltura che ha pienamente condiviso la problematica e richiesto una integrazione dei comuni che hanno accesso ai fondi.