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Da Di Vaio a Ribery, i campioni della Salernitana
Franck Ribéry da TWITTER
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Dopo la splendida promozione in Serie A ottenuta la scorsa stagione, la Salernitana vivrà quest’anno la sua terza stagione di sempre nella massima categoria del calcio italiano. Il club campano, che nella tradizione del calcio del Sud è uno dei più notiÂÂ per la passione dei suoitifosi, proverà quest’anno a evitare la retrocessione facendo leva su un rinforzo dell’ultimo minuto quasi insperato. Parliamo di Franck Ribery, il quale ha firmato per i granataÂÂ pochi giorni fa in qualità di giocatore svincolato e puntando sul calore dello stadio Arechi in quella che potrebbe essere la sua ultima esperienza da calciatore professionista. Il francese, tuttavia, è solo uno dei tanti campionipassati per Salerno.
Il trampolino di DiVaio
Il primo in ordine cronologico è senza dubbio Marco Di Vaio, attaccante romano cresciuto nel vivaio della Lazio. Nato a Roma nel 1976, fu acquistato dalla società campana nell’estate del 1997, quando si era già capito che il suo talento e le sue abilità da goleador sarebbero potute essere utili a una squadre che puntava a salire in Serie A. Dopo la grande e festosaÂÂ promozione alla massima serie ottenuta grazie ai 21 goal totaliÂÂ della punta romana i granata non riuscirono a salvarsi nonostante Di Vaio avesse realizzato una buona annata condita da 12 reti. Dopo il ritorno in Serie B la società campana fu costretta a cederlo per una questione economica ma anche perché l’offerta che arrivò da parte del Parma fu irrinunciabile. Tuttaviai due anni di apprendistato all’Arechi furono molto importanti per un attaccante di grande valore che in seguito avrebbe addirittura fatto parte della Juventus, che dalle scommesse sportive di BetwayÂÂ allaconquista del titolo di campione d’Italia con una quota di 6 il 23 settembre 2021. Una Juve che adesso dovrà rimontare dopo aver racimolato pochi punti nelle prime giornata di campionato.
Gattuso, il mastino
Proprio nell’estate del 1998, ossia quella successiva alla promozione, a Salerno approdò il centrocampista calabrese Gennaro Gattuso, un mediano tutto cuore e con una mentalità da guerriero che avrebbe realizzatoÂÂ una stagione molto convincente al glorioso stadio Arechi. Nonostante l’inevitabile retrocessione, il calciatore di Corigliano Calabro si rivelò un centrocampista di quantità dai valori assoluti, che non tirava mai dietro la gamba e lottava come un leone su ogni pallone. Dopo la sua ottima stagione a Salerno Gattuso fu infatti ingaggiato dal Milan, con il quale giocò più di dieci anni in Serie A vincendo praticamente tutto quello che c’era da vincere. Anche nel suo casol’esperienza a Salerno fu importantissima nel suo processo di crescita, visto che il suo impatto con la Serie A fu prontamente assorbito dalla sua determinazione e il passaggio al Milan fu immediatamente metabolizzato. Gattuso, che in rossonero avrebbe preso in consegna un numero importante come l’8, sarebbe diventato una colonna portante di un centrocampo che avrebbe fatto la storia insieme ad Andrea Pirlo, Clarence Seedorf e il brasiliano Ricardo Kaká. La sua enorme traiettoria in rossonero lo ha reso un idolo assoluto della Milano di fede rossonera, come dimostrato dalle sue presenze allo stadio. È però vero che anche all’Arechi l’ex mediano calabrese, oggi allenatore, viene ricordato con moltissimo affetto ancora oggi.
Ribery, il romantico
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L’ultimo giocatore del quale parleremo, invece, è un vero e proprio romantico, anche perché si tratta di un campionissimo che non ha scelto Salerno per affermarsi bensì per vivere quella che potrebbe essere la sua ultima stagione di sempre. Si tratta di Franck Ribery, vice campione del mondo con la nazionale francese nel 2006 e vincitore una Champions League con il Bayern Monaco, squadra nella quale ha limitato per dodici stagioni. Dopo due stagioni alla Fiorentina, il fantasista francese di 38 anni ha deciso di accettare l’offerta della Salernitana per poter esprimersi al suo meglio e con la massima libertà e aiutare così i granata a ottenere la tanto sospirata salvezza dalla retrocessione. Le scene di totale delirio vissute al momentoÂÂ della sua presenza allo stadio Arechi hanno fatto capire quanto il suo arrivo a Salerno sia stato ricevuto come una benedizione dai tifosi granata, i quali potranno vedere da vicino un fenomenoÂÂ assoluto del calcio moderno, che sebbene ormai attempato potrà dare spettacolo per via del suo talento.
Da Di Vaio a Ribery, passando per Gattuso, la maglia della Salernitana può vantarsi di essere stata vestita da grandi campioni.
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