Corleto Monforte continua a scavare nella memoria per riportare a galla la storia, le tradizioni, la cultura le origini di un territorio che ha tanto da raccontare. Lo dimostrano le ultime scoperte e testimonianze di un’epoca remota venute alla luce nelle scorse settimane e che sono già oggetto di recupero grazie anche all’interessamento del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ha accolto sin da subito la proposta del Comune guidato dal Sindaco Filippo Ferraro per la creazione di un nuovo museo della memoria che si punta a realizzare in uno storico edificio, oggi di proprietà del Comune e risalente agli inizi del Novecento.
33 pergamene antiche e risalenti agli anni che vanno dal 1300 circa al 1600 raccontando dunque oltre 3 secoli di storia di Corleto Monforte. Tra i documenti, che saranno ora oggetto di studio approfondito, oltre che di recupero, essendo state ritrovate piegate all’interno di una scatola, anche atti giuridici che recano il simbolo araldico dei Sanseverino. Una scoperta dunque di grande valore che il Sindaco Filippo Ferraro, vuole mettere a frutto per restituire alla comunità un pezzo importante della sua storia, consapevole anche delle potenzialità del piccolo borgo degli Alburni, di poter diventare il borgo dei musei, vista la presenza, nel centro storico, già di musei di grande valore storico e culturale come il Museo Naturalistico degli Alburni che conserva una collezione di circa 20 mila esemplari tra uccelli, mammiferi, insetti raccontandone anche la storia e le caratteristiche naturalistiche della fauna selvatica. Il ritrovamento è avvenuto nel febbraio scorso ma, prima di poter divulgare la notizia, il primo cittadino di Corleto Monforte, insieme al Geometra Carmine Stamato che era alla ricerca delle pergamene ormai da tempo, certo dalla loro esistenza, che andava dunque ad aggiungersi alle 17 pergamene già custodite all’interno delle Chiese di San Giovanni Battista e Santa Barbara, hanno voluto accertarsi dell’autenticità delle pergamene con scritti su pelle di animale e ritrovate in una scatola di cartone.
Accertata dunque l’originalità del ritrovamento, si è dato immediatamente il via ad un progetto di recupero insieme alla Sovraintendenza Archivistica di Napoli, per la regestazione, ossia la rielaborazione del contenuto delle pergamene, spianamento e condizionamento delle pergamene in modo da poterle emettere a disposizione del pubblico in un museo che sarà realizzato appositamente per raccontare la storia di Corleto. Dal primo cittadino, infatti, arriva la conferma che non si tratta di un progetto isolato ma che, l’amministrazione comunale, sta lavorando per effettuare scavi archeologici alla ricerca di insediamenti romani o lucani nell’area.