Prenderà il via a breve il corso di formazione per selecontrollori, finalizzato a formare quelle figure che avranno il compito di tenere sottocontrollo la popolazione degli ungulati rispettando, però, un disciplinare stabilito dalla Regione Campania e, per tale ragione, è necessario aver seguito un corso di specializzazione per l’ottenimento della qualifica di selettore. Un primo corso si è già svolto lo scorso anno che ha consentito di individuare diversi selecontrollori nei diversi ambiti territoriali di caccia.
Anche per l’ATC Salerno 2 Aree contigue al Parco, che comprende anche il Vallo di Diano, sono stati già individuati i primi selecontrollori che potranno esercitare la caccia agli ungulati con metodi selettivi e quindi, nelle zone che vengono individuate come maggiormente popolate da cinghiali e per le quali è necessario avviare le attività di controllo della popolazione degli ungulati a tutela dei cittadini e delle coltivazione che sono spesso prese di mira e danneggiate dai cinghiali.
In totale sono circa 10 i selecontrollori del Vallo di Diano iscritti all’albo provinciale dei Cacciatori di Ungulati con metodi selettivi a seguito decreto emesso dalla Giunta Regionale della Campania il 7 gennaio scorso. Tra questi anche Vincenzo Polito, componente dell’ATC SA 2 su nomina della Regione Campania che ha spiegato l’importanza del compito riservato ai selecontrollori ma soprattutto la necessità di rispettare regole ben definite: “Come selettore e componente dell’atc sa2 – dichiara Polito – esorto tutti i selettori ad attenersi a quanto riportato nel disciplinare in particolare in riferimento agli orari di uscita, prenotazione dell’area sull’applicazione XCACCIA, segnalazione dei capi abbattuti come da comunicazione dell’ATC SA 2.
Voglio inoltre ricordare a tutti i cacciatori appartenenti a squadre di caccia – continua Polito – che, così come disposto dal disciplinare per il prelievo selettivo, il selettore può svolgere la sua attività solo dal 1 marzo al 30 settembre, e non nei mesi in cui è consentita l’attività alle squadre della caccia in braccata, ossia a partire da ottobre, rispettando, nel contempo il silenzio venatorio del martedì e venerdì e l’orario di caccia consentito, dunque un ora prima del sorgere del sole e un ora dopo il tramonto”.
Vincenzo Polito ricorda inoltre quali sono le modalità di intervento dei selecontrollori: “L’intervento – spiega – può avvenire su segnalazione dove si evidenziano problematiche legate alla popolazione di ungulati, in piena collaborazione con i carabinieri forestali. A breve – annuncia infine Polito – sarà avviato da parte dell’ATC SA 2 un altro corso per formare altri 50 selettori. Le domande si sono chiuse il 18 febbraio per tanto è solo da programmare l’avvio del corso”.