Chiusa la vicenda che aveva visto il consiglio del delegati del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano Tanagro al centro del dibattito per una presunta irregolarità nelle elezioni che si sono svolte nell’ottobre del 2022. Francesco Bellomo in qualità di elettore oltre che di candidato e Marco Bellomo in qualità di elettore, avevano presentato ricorso al TAR contro l’elezione della deputazione amministrativa dell’ente, ritenendo i motivi del ricorso infondati e, pertanto, respingendo la richiesta di annullamento delle elezioni consortili che hanno dunque sancito la nomina di Beniamino Curcio a Presidente dell’ente.
5 i motivi ritenuti dai ricorrenti, validi per procedere all’annullamento delle attività elettive dei componenti l’organo. 5 motivazioni che, per i giudici del TAR di Salerno, sono da considerare infondate. Nel dettaglio, i ricorrenti, come primo punto sollevato, evidenziavano come, nell’ambito delle operazioni elettorali, non fosse stato adottato il regolamento statutario. Primo punto rigettato dal TAR in quanto, non vi è l’obbligo dell’adozione del regolamento. In riferimento al secondo motivo del contendere, ossia la violazione delle norme legislative e statutarie nella redazione dell’elenco degli aventi diritto al voto, per i giudici del TAR la doglianza non merita condivisione e ne spiega i motivi in maniera dettagliata e argomentandone i punti. Il terzo punto parla di violazione al regolamento in quanto non sarebbero stati rispettati i 20 giorni, antecedenti le elezioni per i deposito delle deleghe. Per i giudici, la censura va respinta in quanto ritenuta irrilevante in merito alla reale volontà degli elettori.
I ricorrenti, inoltre, inoltre hanno sollevato dubbi sui soggetti incaricati dal Consorzio per autenticare le firme, in quanto, gli stessi, non svolgerebbero mansioni di funzionari all’interno dell’ente. Su questo punto i giudici hanno spiegato come, la qualifica e la figura di funzionario, nel Consorzio di Bonifica Vallo di Diano Tanagro non è prevista e, pertanto, anche il 4 punto, va respinto. Pere ciò che riguarda il quinto e ultimo punto sollevato, ossia la nomina di presidenti, segretari e scrutatori di seggio avvenuta, a parere dei ricorrenti, in seduta riservata, per i giudici del TAR è comunque infondata in quanto, tra le disposizione statutarie, non vi sono riferimenti in merito alle modalità di nomina dei componenti di seggio. Da qui la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale della Sezione di Salerno che ha dunque respinto il ricorso presentato control’ente consortile decretandone definitivamente la validità delle elezioni che ha portato alla composizione della nuova deputazione.