Consorzio di Bonifica, a breve l’elezione del presidente in attesa della nuova legge

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Con la convalida delle nomine di Regione e Provincia al consorzio di Bonifica Vallo di Diano Tanagro si può procedere all’elezione del presidente e della deputazione amministrativa che guiderà l’ente fino 2021 salvo cambiamenti che, pare potrebbero sopravvenire. Dopo la nomina dei tre consiglieri nominati dalla Provincia Gianfranco Cavallone, Francesco Bellomo e Vincenzo Chiappardo, su quest’ultimo la Lista Fornino ha preferito astenersi, è arrivata la nomina della Regione con la scelta ricaduta su Paolo Gallo.

Immediatamente dopo la convalida Giuseppe Fornino, nominato nel dicembre 2016 presidente al fine di guidare l’ente fino a composizione del direttivo, nel rispetto di quanto stabilito ha presentato le sue dimissioni con una lunga e accorata lettera. Nella lettera però Fornino parla anche dei possibili cambiamento che potrebbero subire i consorzi di Bonifica. Da qui il dubbio sulla durata dell’incarico del nuovo presidente che sarà eletto. All’orizzonte si profila infatti l’ipotesi, di accorpamento degli enti consortili.

La proposta di legge è stata già approvata in giunta regionale e trasferita alle commissioni che, entro il 31 dicembre dovrebbero portarla in consiglio per l’approvazione. Se l’iter dovesse concludersi con successo,  la gestione dei consorzi di bonifica subirà importanti cambiamenti. Innanzitutto non si fa riferimento a nomine esterne riducendo il numero dei componendi il CDA composto esclusivamente dagli eletti. Un vantaggio per il presidente dimissionario Giuseppe Fornino che, nella sua lettera aveva evidenziato come, con tale evenienza, si potrà parlare di gestione più vicina ai consorziati.

La proposta di legge, però, parla anche di fusione dei consorzi con il titolo VI “Riordino Territoriale e al risanamento finanziario dei consorzi di Bonifica”. Un capitolo della legge che come evidenziato dal dott. Fornino nella lettera, potrebbe non favorire il consorzio locale. La  fusione viene decisa dal Consiglio Regionale se la Giunta Regionale ne ravvisi l’esigenza, come riportato all’art. 2. La preoccupazione nasce dalla condizione economica di diversi consorzi di Bonifica e dall’ampliamento spropositato della competenza che potrebbe allontanare l’ente dal consorziato. Il Consorzio di Bonifica Vallo di Diano Tanagro pare possa vantare una gestione attenta ed oculata con bilanci in attivo mentre esistono consorzi che necessitano invece di risanamento come specificato nel titolo VI. Qualora si decida per la fusione con altro consorzio si dovrebbe ricorrere a nuove elezioni. Naturalmente si tratta solo di ipotesi. La proposta di legge, seppur l’iter è già in stato avanzato, non è comunque ancora resa effettiva

Anna Maria CAVA

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