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È partito ieri, e con il piede sbagliato, il maxi-concorso indetto dalla Regione Campania: 4 ore di ritardo per un guasto alle fotocopiatrici, malori e proteste. Una giornata campale per i candidati che si erano recati alla Mostra d’Oltremare di Fuorigrotta per la prima giornata di prove preselettive del Concorso Ripam che porterà all’assunzione del primo blocco di 2.175 persone (su 10mila), a tempo indeterminato negli Enti locali che hanno aderito.
I numeri del Concorsone sono da record: un milione e 200mila domande, 303mila concorrenti candidati per più classi, circa 20 giorni di selezioni fitte con due turni al giorno.
E ieri mattina la partenza flop. La prova ha preso il via con ore di ritardo. Le migliaia di candidati chiamati a sostenere il test hanno atteso in fila all’esterno dei padiglioni per diverse ore prima di poter prendere posto e sistemarsi. Tanti vinti dalla stanchezza e dallo sconforto sono andati via. Poi chiusi nella Mostra d’Oltremare, oltre diecimila persone sigillate in otto padiglioni, sono rimasti in attesa di fotocopiatrici che non ne hanno voluto sapere di funzionare. Oltre alle proteste non sono mancati i malori, dovuti anche al caldo in quanto era totalmente assente l’aria condizionata. Per la situazione molto tesa è dovuta intervenire la polizia a riportare la calma. E non è andata meglio ai candidati del turno pomeridiano che hanno dovuto attendere ben tre ore prima di iniziare la prova.
Tra che ha rinunciato ieri e che rinuncerà, date le premesse, è stata fatta una rapida scrematura pre prova pre-selettiva. Al di là dell’ironia, non mancheranno i ricorsi. Il contrattempo di ieri rischia di inficiare l’intera procedura visto che in molti hanno minacciato di adire le vie legali: chi ha fatto la prova dopo ore di interminabile attesa al caldo ha avuto condizioni psicofisiche peggiori rispetto ai prossimi concorrenti. A parlare di ricorso è anche Valeria Ciarambino, capogruppo alla Regione del Movimento 5 stelle: “Il maxiconcorso di De Luca si è già tramutato in maxiricorso” ha commentato. E “Le macchine sono state provate prima di essere impiegate?”, si domanda invece il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli.
Rosa ROMANO
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