Concessioni balneari e spiagge libere, il Codacons Cilento chiede maggiori controlli

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Concessioni balneari e spiagge libere, il Codacons Cilento chiede maggiori controlli. “In seguito alla decisione del Consiglio di Stato sulle proroghe delle concessioni, l’associazione dei consumatori ha avviato una nuova iniziativa legale presentando una diffida alle Capitanerie di Porto di tutta Italia e chiedendo di sanzionare l’utilizzo di concessioni balneari oggetto di proroga illegittima, garantendo in tal modo il pieno utilizzo delle spiagge ai cittadini – afferma Bartolomeo Lanzara, responsabile del Codacons Cilento – Il Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha ben 100 chilometri di coste tra le più belle della Campania e del nostro Paese. Uno straordinario patrimonio che di anno in anno registra un costante restringimento. A pagare però non possono essere i cittadini che hanno il diritto di utilizzare la spiaggia pubblica liberamente – sottolinea Lanzara – Le segnalazioni che ci giungono, da anni, riguardano le concessioni di spiagge pubbliche agli stabilimenti balneari per ampliamenti, spesso ingiustificate, a discapito della spiaggia pubblica in modo, eccessivo, rispetto a quello che prevede la legge. Un rischio che deve essere assolutamente evitato perché le spiagge pubbliche sono destinate a servire i bisogni della collettività”.

“Nel 2006, la direttiva Bolkestein ha obbligato gli Stati membri a liberalizzare il settore delle concessioni balneari, eliminando il sistema di rinnovo automatico. E recentemente, il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittima la proroga delle concessioni balneari fino al 31 dicembre 2024. Ha stabilito – spiega l’avv. Lanzara – che le amministrazioni locali devono disapplicare qualsiasi proroga oltre il 31 dicembre 2023, conformemente ai limiti del diritto europeo. Pertanto, le attuali proroghe delle concessioni balneari devono essere considerate invalide. I cittadini quindi possono usare le spiagge come libere, portando ombrelloni e lettini anche nelle aree occupate dagli stabilimenti con concessioni scadute, senza che i gestori possano opporsi. – sottolinea il responsabile del Codacons Cilento – Le Capitanerie di Porto devono vigilare sul rispetto delle norme per l’uso del demanio marittimo e adottare provvedimenti per monitorare, accertare e sanzionare l’uso delle concessioni balneari prorogate illegittimamente”.

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