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Ripercussioni della pandemia sull’economia. Niente di nuovo, verrebbe da dire. Ma i dati, quando definitivi e peggiori delle aspettative, lasciano sempre l’amaro in bocca.
“Le attività ricettive hanno dimezzato il proprio fatturato con perdite del 50 e 60%, così come la ristorazione. Il commercio tessile, invece, arriva al 70% in meno rispetto al 2019. Un danno che riguarda tutta la collettività”. Apre così, impietoso, l’ultimo comunicato di Confcommercio Campania.
“Le chiusure causano un notevole danno economico alle imprese e ai lavoratori – prosegue la nota -, con l’ulteriore lockdown che produrrà a livello nazionale una riduzione di consumi di circa 17 miliardi e mezzo. Per la Campania poi, dove l’economia si basa per 2/3 sulle attività commerciali e sul turismo, il danno è incolmabile”.
Il rischio fallimento per le attività commerciali, dunque, è sempre più alto. “La ripresa delle attività – conclude Confcommercio Campania – dipende dalla rapidità e dalla quantità di aiuti del Governo. Il sistema bancario ha difficoltà di risposta immediata, le imprese chiedono finanziamenti che stentano ad arrivare”.
Non resta che attendere, a questo punto, un intervento deciso delle Istituzioni, volto a riscrivere un destino, altrimenti, già scritto.
Federico D’ALESSIO