Città Vallo, si delibera a Sala C. e San Pietro.

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Città Vallo e pareri dei comuni sulla proposta di legge. Mancano ancora molte delibere di consiglio da parte dei comuni chiamati ad esprimere il loro parere sulla proposta di legge che punta alla costituzione di una sola città che racchiuda tutti i 15 comuni del Vallo di Diano. Dalla commissione regionale competente lo scorso 19 aprile è arrivata, in tutti i comuni la richiesta di esprimere il proprio parere sulla proposta di legge avanzata da 9 consiglieri regionali di cui solo un consigliere del Vallo di Diano mentre gli altri 8 di Cilento Salerno, Napoli e Avellino.

A quasi 60 giorni dalla lettera della Commissione Affari Generali, sono soltanto 4 i comuni che si sono pronunciati in merito alla proposta a cui, a breve si aggiungeranno i comune di Sala Consilina dove è stato convocato il consiglio comunale monotematico in programma per giovedì prossimo 16 giugno, e San Pietro al Tanagro dove l’assise si riunirà per discutere dell’argomento lunedì prossimo 20 giugno.

A Sala Consilina l’assise consiliare sarà chiamata a discutere sul solo argomento della Proposta di legge per la fusione dei 15 comuni per l’istituzione del Comune Unico Vallo di Diano comprendendo i comuni di Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Sala Consilina, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano e Teggiano.

Intanto al momento sono già arrivate 4 delibere di consiglio comunale 3 delle quali hanno manifestato parere contrario alla proposta, revocando le precedenti delibere adottate alcuni anni fa in merito all’indizione del referendum. Pareri contrari alla proposta sono arrivati dai comuni di Sanza, Monte San Giacomo e Teggiano. Solo il Comune di Polla, al momento, si è detto favorevole alla proposta di fusione dei 15 comuni.  Mancano ancora le delibere dei comuni di Casalbuono, Buonabitacolo, Montesano, Padula, Sassano, San Rufo, Sant’Arsenio, Atena Lucana e Pertosa, comuni dove, al momento, non risulta neanche la convocazione del consiglio comunale per discutere dell’argomento.

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