Città Vallo, il sì di Atena L.. A San Pietro al T. si ma la minoranza: “Salto nel buio”

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Il progetto Città Vallo incassa il parere favorevole di altri due comuni, San Pietro al Tanagro e Atena Lucana. Nei gironi I consigli comunali si sono espressi in merito alla proposta di legge per la fusione dei 15 comuni valdiansi in un solo comune. Dal comune di Atena, guidato dal Sindaco Luigi Vertucci è arrivato il parere favorevole alla proposta all’unanimità.

Diverso invece per San Pietro al Tanagro dove il voto favorevole alla proposta è arrivato dalla sola maggioranza. Dall’opposizione il no alla proposta è arrivato dopo un lungo intervento in cui sono state spiegate le ragioni del loro diniego ritenendo la proposta di legge presentata dai consiglieri regionali: “priva di istruttoria, priva di un progetto, priva di fattibilità” e che arriva “in un momento nevralgico in cui c’è bisogno di progetti credibili e con prospettive future”. Il gruppo di San Pietro in Movimento, ha dichiarato di non essere contrari alla Città Vallo ma chiedono che tali ipotesi arrivi sulla base di analisi in grado di definire con chiarezza il futuro dei piccoli centri come San Pietro.

Il gruppo ricorda come il progetto del 1980 fu realizzato su un attento studio che Quaranta e Ritorto affidarono al noto Architetto Paolo Portoghesi che si era avvalso del supporto di una persona del territorio quale Ottavio Di Brizzi. Un progetto che doveva rendere il Vallo di Diano, una città senza periferia con un contesto civile ed urbano che escludeva ogni marginalità. A 40 anni da quel progetto citato anche nella proposta di legge presentata in Regione, il gruppo di opposizione di San Pietro si chiede quale sarebbe il ruolo di San Pietro al Tanagro nella Città di oggi.

La proposta di legge – hanno dichiarato –  non è stata preceduta da un confronto tra le parti non vi è stata una discussione preliminare di uno Statuto, non si sa cosa sarà l’indomani di una città Vallo e che succederà agli attuali Comuni. Saranno intesi come distretti o municipalità? – si chiedono – Manterranno la propria autonomia gestionale o avranno solo funzione di proposta? Quali sarebbero le tutele per i piccoli comuni? San Pietro come farebbe ad essere intesa come zona omogenea di Sala Consilina? Troppi interrogativi – hanno sottolineano – per un argomento così importante. Per com’è la morfologia e la demografia dei piccoli comuni è molto più probabile che San Pietro diventi una periferia“.

Non escludendo a priori l’ipotesi di fusione dei comuni il gruppo di San Pietro in Movimento, si chiede soprattutto se, viste le tante incertezze, vi è davvero l’intenzione di fare un salto nel buio. Nell’annunciare voto contrario spiegano che il parere negativo non è dovuto a voglia di individualismo territoriale ma alla necessità di poter avere certezze prima di assumersi la responsabilità di decretare la scomparsa di San Pietro al Tanagro. Con i soli voti favorevoli della maggioranza, il comune di San Pietro al Tanagro esprime parere favorevole alla proposta di legge sulla fusione dei 15 comuni valdianesi, subordinano il parere favorevole, all’inserimento del quorum al 50%+1 al referendum.

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