Nel giorno in cui ha ricevuto ufficialmente l’incarico di Vice-Ministro agli Esteri, l’On Edmondo Cirielli ha raggiunto il Vallo di Diano per incontrare amministratori locali, cittadini e simpatizzanti. Un incontro in cui il Vice Ministro ha avuto modo di illustrare quale sarà la linea del Governo Meloni.
Presso l’Auditorium Cirillo di Atena Lucana Scalo, dove è giunto accompagnato dal commissario provinciale di Fratelli d’Italia Alberico Gambino, accolto da diversi sindaci valdianesi tra cui anche dal Sindaco di Atena Lucana Luigi Vertucci, il Vice Ministro ha affrontato a grosse linee, alcuni dei temi che interessano nello specifico il Vallo di Diano come Sanità legata anche al tema dell’Autonomia a cui sta lavorando il Governo parlando dell’intenzione del Governo di investire risorse per garantire i Livelli Essenziali di Prestazioni ed evidenziando l’assenza di azioni, da parte della Regione, in grado di garantire il LEP e che creano differenze nell’assistenza tra Regioni e Regioni. A parere dell’On. Cirielli, lo Stato dovrebbe togliere la gestione di determinate materie a quelle regioni che si rivelano incapaci.
Il Vice Ministro ha anche affrontato il tema del percorso dell’alta velocità che, ha ricordato, è una scelta esclusivamente tecnica ed economicamente più vantaggiosa si in riferimento ai tempi di realizzazione che per i costi. Ha parlato di progetti e di potenziamenti delle infrastrutture per aiutare il Vallo di Diano a raggiungere il meritato sviluppo. Affrontato anche il tema Sicurezza, in particolare alla luce dei numerosi furti che si sono registrati anche nel Vallo di Diano, sottolineando come negli ultimi dieci anni è stato adottato un sistema di protezione di chi delinque mentre, a parere di Cirielli, lo Stato ha il dovere di tutelare le vittime.
In particolare ha portato l’esempio delle pene previste per un carabiniere ben più gravi e certe rispetto ai reati commessi da chi delinque che viene rimesso a breve in libertà come da leggi dei governi a guida pd e 5 stelle. Un passaggio anche sul reddito di cittadinanza e sull’importanza di intercettare chi veramente ha necessità del sussidio rispetto a quanti ricevono il sostegno dello Stato senza che ne sussistano le condizioni.